In Togo con Jacopo e Giulia

di Antonella Pino d’Astore

(foto di Jacopo Corona)

Jacopo Corona e Giulia Bevilacqua sono due giovani marchigiani di 25 e 23 anni che in questi giorni stanno vivendo l’esperienza di una missione umanitaria in Togo. VIAGGIeMONDO ha chiesto loro di raccontare la loro esperienza. In questa seconda parte dell’intervista conosciamo meglio il Togo.

Ciao Jacopo. Come è organizzata la vostra giornata tipo?
La nostra giornata tipo comincia con la sveglia presto alle 5:30/5:45 di mattina. Prima della colazione assistiamo alla S.Messa; poi partenza per l’orfanotrofio. In missione si ritorna per il pranzo; nel pomeriggio si organizzano escursioni per conoscere i luoghi che ci accolgono e si programmano le attività per i giorni successivi. Alle 19.30 ci ritroviamo tutti in missione per la cena; chi è stanco va a dormire, chi preferisce, può trascorrere del tempo fuori, nei piccoli bar della zona.

Sono trascorsi alcuni giorni dal vostro arrivo in Togo e dalle prime impressioni, cosa pensi che sia pù necessario per le popolazioni locali?
Per il Togo penso che sia necessario una vera e propria indipendenza, ancora si sente e si vede il controllo dei francesi, retaggio del periodo coloniale.

Gli abitanti del Togo, per sfuggire alle condizioni di poverà, cercano di raggiungere le coste dell’Italia e gli altri paesi europei?
L’emigrazione verso i paesi europei non è molto sviluppata per via della distanza dalla costa mediterranea. La dificoltà e i rischi elevati di un viaggio così complicato verso l’Europa, scoraggia le popolazioni del Togo a lasciare la propria terra.


Ciao Giulia, ci racconti cosa ti ha colpito di più in questi primi giorni di esperienza in Togo?
La cosa che colpisce di più è l’accoglienza di queste persone. E’ come se ci aspettassero da sempre! Colpisce anche come siano felici con poco e questo poco riescono a valorizzarlo e a renderlo unico.

Consiglieresti ad altri ragazzi questa esperienza?
Consiglio a tutti i ragazzi questa esperienza: aiuta ad ampliare i propri orizzonti mentali! Soprattutto in questo momento c’è bisogno di conoscere realtà come qesta per non rimanere ignoranti ed indifferenti di fronte alle diversità

 

Grazie Giulia, ci salutiamo con un piatto tipico del Togo
E’ il fou fou, una sorta di gnocco fatto con farina di gnam e acqua. Viene servito con una zuppa di peperoni pomodoro e pesce/carne.

 

Antonella Pino d’Astore