Hiroshige, Visioni dal Giappone. Scuderie del Quirinale, fino al 29 Luglio 2018

“Hiroshige: Maestro della pioggia e della neve”

di Lucia Centi

Le Scuderie del Quirinale, nell’ambito delle iniziative promosse dal 2016 per il 150° anniversario dei rapporti bilaterali Italia-Giappone, ospitano la mostra Hiroshige , Visioni dal Giappone, rassegna monografica dedicata a Utagawa Hiroshige (1797-1858).

Il progetto è curato da Rossella Menegazzo con Sarah Thompson, produzione Ales S.p.A Arte e Mondo Mostre Skira, con la collaborazione del Museum of Fine Arts di Boston, il patrocinio dell’Agenzia per gli Affari Culturali del Giappone, dell’Ambasciata del Giappone in Italia e dell’Università degli Studi di Milano.

Hiroshige è uno dei più celebri esponenti dell’Ukiyoe (immagini del mondo fluttuante); un filone artistico che si sviluppò tra la fine del ‘600 a tutto l’800 e che esprimeva i gusti dell’emergente classe cittadina. Questa corrente influenzò l’arte europea dell’800 contribuendo al nascere del japonisme.

Il percorso espositivo è suddiviso in sette sezioni tematiche con più di 200 opere tra silografie policrome, disegni preparatori per stampe e dipinti su rotolo.

Oltre che alle richieste del mercato con la riproduzione di località celebri, la vastità della produzione mette in risalto l’abilità dell’artista nello sperimentare nuove tecniche compositive, sulla base di tecnologie ottiche che permettevano di interpretare gli stessi luoghi con uno sguardo nuovo.

Al centro della sua produzione i mutamenti stagionali, la neve le piogge e le infinite sfumature del paesaggio, le vedute del Giappone nelle varie condizioni atmosferiche; rappresentazioni che esprimono un grande sentimento di amore e riverenza per la natura. Le sue opere segnano una trasformazione epocale nella tradizione del paesaggio: in primo piano pone elementi di grandi dimensioni e lascia il resto sullo sfondo, tecnica dell’asimmetria della composizione , realizzando una sorta di vistoso close-up fotografico. Questa tecnica fu realizzata compiutamente nelle Cento vedute di luoghi celebri di Edo(1856-1858) e nelle Trentasei vedute del Fuji (1858).

La modernità delle composizioni lo resero famoso quanto Hokusay e gli valsero l’attenzione di artisti occidentali celebri come Van Gogh, Monet,Degas, Toulouse-Lautrec.

Durante il periodo della mostra saranno organizzati moltissimi eventi in collaborazione con l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma: conferenze , corsi tematici , laboratori per approfondire le tradizioni culturali del Giappone; un’occasione imperdibile per conoscere l’evoluzione artistica e culturale del Sol Levante, dalle tradizioni a forme grafiche contemporanee che hanno le loro origini nell’Ukiyoe.

Lucia Centi