Risonanza cinese: il fascino dell’interscambio tra Oriente e Occidente

di Antonella D’Ambrosio

Ricca e poliedrica la mostra di pittura a olio cinese, al Vittoriano fino al 9 settembre. Il gioco di specchi, il colore rosso lacca, personaggi famosi alla Woody Allen rendono questa mostra allettante per tutti.

Si tratta di oltre 150 opere di notevoli dimensioni e di ben 62 artisti contemporanei; entrando nell’esposizione ci si sente abbracciati dall’arte: immediatamente si coglie l’amore di questi notevoli artisti per l’Occidente.

Come dice Claudio Strinati, uno dei competenti curatori: “E’ una testimonianza dell’immenso amore e dell’immensa fiducia che la cultura cinese attuale manifesta verso l’Occidente visto come un mondo che è ancora oggi in grado di comunicare valori e idee che non appartengono soltanto alla realtà attuale, ma traggono la loro origine da molti secoli fa”.

Non è dunque solo l’Occidente che ha guardato con interesse e aspirazione all’Oriente: è un interscambio tra ammirati.

Gli artisti ai quali si sono ispirati trasudano dai loro quadri e ci conforta questa capacità di cogliere il percorso di altre culture e farlo proprio.

Il rapporto consolidato tra Arthemisia e l’Ufficio Culturale dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, dopo il grande successo di pubblico di Parigi al Palais Brongniart e in Cina presso il Museo dell’Accademia di Belle Arti di Cina a Hangzhou, la mostra Risonanza cinese – curata dallo storico dell’arte e saggista Claudio Strinati, dal critico d’arte editore e direttore di Segni d’Arte Nicolina Bianchi e da Zhang Zuying, Direttore dell’Istituto di Pittura a olio dell’Accademia Nazionale cinese di Pittura – offre una panoramica completa sulla pittura a olio contemporanea cinese e sulla sua progressiva evoluzione.

Risonanza cinese – come suggerisce la curatrice Nicolina Bianchi – allude a una sorta di riverbero globale dell’universo Cina e si configura come un originale cross road a rappresentare l’inedita saldatura con la tradizione del Rinascimento italiano e del Romanticismo pittorico dell’800 europeo”.

Se l’obiettivo dell’evento romano è di esaltare lo stretto legame tra Oriente e Occidente e di evidenziare la particolare influenza che le correnti pittoriche europee hanno proiettato sul mondo dell’arte cinese, non solo è pienamente raggiunto, ma legami e sinergie stimolano l’occhio e la mente del pubblico che spazia tra propri ricordi culturali di viaggi intrapresi e artisti amati, e spronano anche il desiderio e la fantasia ad aprirsi a ulteriori ricchezze espressive.

Foto di Alessandra Finiti.

ORARI

Tutti i giorni 9.30 – 19.30 (la biglietteria chiude un’ora prima)

Aperture straordinarie Mercoledì 15 agosto 9.30 – 19.30

Prezzo solo 5 euro, comprensivo del maneggevole catalogo (fino ad esaurimento scorte).