Checchino 18 87 a Testaccio (Roma): la sesta generazione inventa i cocktail

di Antonella D’Ambrosio

Nell’ambiente confortevole, ma raffinato, di questo storico esercizio romano, nato come “vino e formaggio” ben due secoli fa, che – come simpaticamente fa osservare Simone Mina, la sesta generazione dei Mariani – “Non è la base dell’aperitivo?”, nasce, dalla cucina romana, il profumo dei nuovi cocktail.

Nella grande sala al piano terra si possono ammirare arredi d’epoca, come le vetrate liberty e i lampadari in ferro battuto. In una apposita vetrina si possono leggere i nomi che si usavano per la quantità di vino da ordinare e i relativi contenitori approvati dalla legge.

Sui mobili d’epoca c’è il monogramma della famiglia. Conservano una copia incorniciata della licenza della fine del 1800.
Nella più raccolta sala superiore, l’artista a tutto tondo Simone, autore degli imperdibili nuovi cocktail, ha arredato la sala con i suoi quadri.

Anche la copertina del nuovo menù da bere e gustare è opera sua e sulla piccola brochure si è addirittura spiritosamente autoritratto; all’interno del cartaceo ha avuto l’amore di raccogliere e pubblicare le foto dei grandi “apprezzatori” di Martini e la frase in tema di Umberto Eco.

Antonella D’Ambrosio