di Gianfranco Cella
Si fa presto a dire mi piace la natura, specialmente pensando alla montagna, ma poi in realtà intendi che ti piace andare a sciare d’inverno. Quindi in questo caso si parla di un amore strumentale, insomma come fosse un matrimonio di interesse.
Allora, amare la natura è invece essere sensibili a tutto ciò che è natura e quindi si intende essere un ambientalista, o un naturista, o un ecologista, o tutti e tre insieme? Cosa vuol dire dunque amare la natura? Beh, sintetizzando al massimo, è amore a prima vista.
Per Alessia Cella è andata proprio così: il suo smisurato amore per la natura le ha permesso di dare anche il proprio contributo alla rinascita de La via del Lupi. È stata firmata una nuova convenzione che coinvolge FederTrek, i cinque Parchi e le Aree Protette che il percorso attraversa e gli sponsors. Poi è stato rilanciato il nuovo cammino, acronimo VdL 2.0, avvalendosi di un nuovo sito, del cambiamento di alcuni percorsi fino a raggiungere i circa 200 km in totale, per un itinerario che va da Tivoli a Civitella Alfedena diviso in 14 tappe. Rivelatore del temperamento e carattere di Alessia, basti ricordare che poco meno di un anno fa ha percorso tutte le tappe in solitaria, controprova che non ha paura quasi di nulla.
Per il rilancio della Via è stata poi progettata una serie di 5 eventi mirati alla sua valorizzazione, coinvolgendo anche i territori attraversati in particolare i borghi più suggestivi, in ognuna delle cinque aree protette. Successivamente partiranno iniziative un po’ più impegnative per i partecipanti che verranno coinvolti per 2 o più giorni per percorrere le varie tappe del Cammino.
Fra la prima tipologia ha avuto luogo lo scorso 25 febbraio il cammino della Riserva Naturale di Monte Catillo, percorso che si sviluppa su un totale di 8,1 km con livello escursionistico e quota massima raggiunta pari a 1271 m slm., totale cammino 4 ore, comprese le soste. Si è partiti da Tivoli nordovest alto, per raggiungere lo splendido borgo di San Polo dei Cavalieri. La Riserva Catillo ha un patrimonio particolarmente ricco dal punto di vista floristico e della vegetazione come si è avuto modo di apprezzare accompagnati e valorizzato dalle ammalianti descrizioni della dott.ssa Maria Vinci, la biologa della Riserva di Monte Castillo del gruppo Città Metropolitana di Roma (la ex Provincia, che ha solo cambiato nome).
Maria ci ha altresì illuminato sulla coesistenza nella riserva di specie occidentali come la sughereta di Siridivola con altre specie caratteristiche invece di ambienti orientali o altri esemplari protetti come la pseudosughera. Una delizia è stata poi la descrizione della spirax officinalis, pianta che prospera in mezzo alle sughere e dalla quale una volta si ricavava il cosiddetto miele bianco: ora vegeta solo su una striscia di terra limitata (nicchia residuale) e poi ha continuato con la fitosociologia, cioè la maniera in cui le piante si associano, detta associazione di specie.
Ha proseguito con i solchi careggiati, quelle speciali forme di corrosione prodotte dalle acque meteoriche sui terreni calcarei e/o sulle rocce solubili e tanto altro ancora. Come detto sopra il percorso è di 2° livello (escursionistico, quindi relativamente facile indossando l’abbigliamento adatto): comprende un’erta iniziale di circa 20 minuti e poi un percorso pianeggiante sul crinale del Monte Catillo ed in chiusura un’arrampicata su una mulattiera pietrosa che conduce a San Polo, particolarmente ripida e spezzagambe di poco più di 20 minuti.
Prossima iniziativa il 14 marzo con la 12.a tappa (Pescasseroli-San Donato Val Comino), mentre lo scorso 22 febbraio aveva avuto luogo la 9.a tappa (Zompo lo Schioppo-Civita d’Antimo).
Gianfranco Cella
Per informazioni ed aggiornamenti anche sulle tappe o i cambi di programma, vedere sotto:
Sito: www.viadeilupi.eu
Facebook: facebook.com/pg/viadeilupi/
Documentazione utile: consultare il sito per ritirare la ”Carta Sentieristica” del Cammino prescelto ed il “Diario di Viaggio”