La scuola a distanza: studenti protetti e seguiti costantemente

di Antonella Pino d’Astore

Con la professoressa Adele Materazzo, docente di Italiano del Liceo de Sanctis Roma, facciamo il punto sulla didattica a distanza adottata circa un mese fa, dopo la chiusura delle scuole a causa della diffusione del contagio coronavirus.

 

 

 

Prof.ssa Adele: “Dopo una prima fase un po’ caotica, tutta da organizzare, adesso siamo a regime. Noi del liceo De Sanctis abbiamo la piattaforma Moodle che prima non veniva utilizzata in maniera massiccia. Dopo la chiusura della scuola, la piattaforma è stata implementata e tutti la utilizziamo per la didattica online, sia in modalità asincrona che sincrona, cioè sia inserendo dei materiali creati da noi docenti che entrando in video-chiamata con tutta la classe

 

Dalla didattica tradizionale alla didattica a distanza: potenziamento e nuove competenze?

Continua la prof.ssa Adele: “Noi docenti abbiamo acquisito delle competenze che prima non avevamo. Per i ragazzi all’inizio c’è stata la difficoltà di adattarsi alla diversa organizzazione della giornata scolastica. Qualcuno non ha il collegamento internet a casa, usano la connessione, a volte debole, con il cellulare. Noi docenti facciamo in modo che gli studenti non si sentano abbandonati, ma aiutiamo loro a mantenere un ritmo nello studio e nella scansione della giornata scolastica. Le competenze acquisite durante la didattica digitale saranno utilizzate dopo con più consapevolezza”.

 

La nuova dimensione digitale della scuola fa sentire la mancanza di…

Sottolinea la prof.ssa Adele: “I ragazzi sentono la mancanza del contatto con i propri compagni, della quotidianità nella scuola. Anche noi docenti sentiamo forte la mancanza del rapporto fisico con gli studenti. Bisogna dire che, anche in questo difficile momento storico segnato dall’emergenza sanitaria, i ragazzi ci hanno detto che si sentono protetti dall’ambiente domestico ma anche dalla presenza costante della scuola”…

 

 

Antonella Pino d’Astore