Massimo Borza: quel legame stretto Roma-Madrid-Tenerife

“DIAMO VOCE A …” VIAGGIeMONDO intervista Massimo Borza, Madrid

di Antonella Pino d’Astore

 

Massimo Borza, 58 anni, romano, è un grande conoscitore ed estimatore della Spagna, in particolare Madrid, dove vive attualmente,  Tenerife, dove ha vissuto per anni e dove sogna di ritornare. A Madrid Massimo avrebbe dovuto aprire un locale con il suo amico Maurizio. Avrebbe…il lockdown glielo ha impedito.

 

 

 

Un mese fa Massimo è riuscito a prendere l’ultimo volo Roma-Madrid prima che lo spazio aereo si chiudesse a causa dell’emergenza coronavirus. L’Italia era ormai zona rossa ma lui ha potuto rientrare a Madrid perché residente nella città spagnola. VIAGGIeMONDO lo ha raggiunto via skype e lo ha intervistato.

 

 

L’emergenza sanitaria a Madrid è esplosa in tutta la sua criticità con una settimana di ritardo rispetto all’Italia. Come state vivendo questi momenti delicati?

 

 

 

Quando sono tornato a Madrid sono rimasto stupito e sconcertato per l’apparente tranquillità della vita quotidiana. I madrileni ancora non avevano la consapevolezza di quanto stesse per abbattersi anche sul loro Paese. Il discorso di Sanchez, presidente del governo di Spagna, ha riportato tutti alla triste realtà: proclamazione dell’emergenza sanitaria e subito dopo misure severe per il contenimento del diffondersi del virus. Per un popolo che vive sempre all’aperto non è stato facile accettare l’isolamento. Eppure il “modello italiano” sulle misure del contenimento e sulla gestione dell’emergenza ha fatto da esempio”.

 

 

C’è un luogo della Spagna che ti sta particolarmente a cuore e che probabilmente soffrirà di più prima di riprendersi…

Si, la mia isola preferita: Tenerife. Sull’isola ho vissuto dal 2014 al 2018 e sicuramente ritornerò.

 

 

 

Ho tanti amici laggiù con cui continuo a mantenere i contatti, grazie anche alla mia collaborazione con l’emittente radiofonica Axel24, una radio per gli italiani a Tenerife. L’isola dicevo, sta soffrendo in questo periodo: le dimensioni ridotte, le difficoltà dei mezzi di trasporto per raggiungere il territorio, un’economia basata essenzialmente sul turismo fanno pensare ad una ripresa piuttosto difficile. Ma sono fiducioso e ottimista: bisogna prima di tutto superare lo stato di impotenza e subito dopo rimboccarsi le maniche. L’isola tornerà “più bella e gaia di prima”, parafrasando il famoso Petrolini”.

 

 

Quali sono i progetti da mettere subito in cantiere appena sarà possibile?

Semplicemente riprendere da dove abbiamo interrotto: aprire il nostro ristorante a Madrid. Il suo nome sarà Canova Cafè, in onore al grande artista italiano; si trova in Calle Hermosilla 113, nel Barrio de Salamanca, quindi proprio nel centro di Madrid. È un ristorante spagnolo, bar de copa, però con eccellenze italiane, i nostri cocktail e le nostre proposte culinarie”.

Antonella Pino d’Astore

 

 

“DIAMO VOCE A …” VIAGGIeMONDO intervista Massimo Borza, Madrid