Roma, Museo delle Civette: Tramonti e le sue “Alchimie di terra e di luce”

di Gianfranco Cella

Non è la prima volta che Roma dedica una mostra a Guerrino Tramonti, ceramista, scultore e pittore faentino. L’ultima volta risale a poco più di dieci anni fa: l’evento a lui dedicato portava il fascinoso titolo di “Magiche Policromie”.

 

 

Questa volta ci confrontiamo con un non meno avvincente “Alchimie di terra e di luce. I mille volti della ceramica…” per parlare di una mostra rivolta soprattutto alla sua poderosa ed inesauribile attività di maestro della ceramica, e successivamente anche della scultura, alle quali dedicò una stragrande parte della sua attività.

 

È pur vero che nelle cinquanta opere esposte questa volta figura anche qualche pittura oltre qualche arazzo. Ma è dal confronto, per concordanza o contrapposizione che sia, che si può fare al Museo delle Civette: proprio perché nelle sale della Dipendenza, dove sono esposte le opere policrome, vale a dire i piatti invetriati, i vasi, gli arazzi ed i dipinti mentre nelle sale della Casina dove invece troviamo le porcellane monocrome, che si assapora lo stile innovativo di Tramonti.

 

Il suo lungo sviluppo artistico si può suddividere in quattro periodi fondamentali; tenendo presente che nel campo della ceramica è riuscito a raggiungere risultati di alto livello, combinando favola e magia: e questa è una delle sue capacità che avvince. Tanto più in un campo dove viene utilizzata l’argilla, o meglio le terre da vasaio, modellando quest’ultime con l’alchimia del fuoco, un’impresa sicuramente non facile.

 

Ma Tramonti aveva la capacità di padroneggiare la fiamma per ottenere colori, tinte, cristalli o superfici tutti superbamente raffinati, al pari delle tonalità translucide. Abbiamo appena parlato di colori: i suoi colori sono un altro punto di forza sia che utilizzasse i colori brillanti, sia quelli freddi, sia quelli della luce o infine quelli dell’oscurità. Per completezza va detto che Tramonti aveva elaborato un repertorio di simboli ed icone che poi riproduceva e/o adattava nelle sue opere a seconda delle circostanze o ispirazione del momento.

 

 

I curatori della mostra si sono poi posti l’obiettivo di far dialogare le opere in mostra di Tramonti con le cromie delle vetrate, delle decorazioni, degli arredi, insomma con il contesto generale delle aree espositive della Casina delle Civette, che rappresenta l’eccellenza dello stile liberty.

 

 

A latere della mostra è stato promosso un concorso che vede coinvolti gli allievi del corso di ceramica delle scuole d’arte e mestieri di Roma (corrente anno), al fine di elaborare un proprio progetto ispirato alla vena artistica di Tramonti.

Gianfranco Cella

 

 

 

Musei di Villa Torlonia 

Casina delle Civette
11 Giugno – 27 Settembre 2020
Guerrino Tramonti (1915-1992), artista faentino, è considerato tra i più interessanti e prolifici creatori di opere d’arte ceramiche del 1900.