Cipro: restituiti preziosi tesori ecclesiastici rubati durante l’occupazione turca del 1974

Una notizia che riempie di gioia: il 16 luglio scorso, la Corte di Giustizia Regionale di Monaco di Baviera ha deciso la restituzione di beni culturali trafugati dalla Repubblica di Cipro. Il rientro interessa ben 173 oggetti d’arte ecclesiastica tra i più raffinati che furono rubati in seguito all’ invasione turca del 1974 nella Repubblica di Cipro, ed esportati illegalmente. Sono stati ritrovati grazie ad un’accurata operazione di polizia condotta nel 1997.

L’icona di San Basilio della Chiesa di Panagia Galaktoforousa a Palaikythro è stata presentata ai rappresentanti ciprioti, unitamente a cinque oggetti esposti simbolicamente. Benché restaurati  – al fine di poter viaggiare nuovamente in patria a Cipro – sono evidenti i segni di incuria dovuti al violento distaccamento e pessimo trattamento operato dai trafugatori.

Tra i reperti esposti anche un frammento di una parete a mosaico del 6° secolo raffigurante San Tommaso dalla Panagia Kanakaria a Lythrangomi, una delle più antiche testimonianze ancora esistenti del Cristianesimo, due frammenti della pittura murale della chiesa medioevale di Antifonitis a Kalograia; l’icona di Cristo dalla Chiesa di Agios Theodoros a Karpasia e l’icona della Vergine Maria col Cristo e San Giovanni ed i ritratti dei fondatori della Chiesa di San Giovanni Chrysostomos a Koutsoventis.

I tesori rientreranno immediatamente nello scrigno prezioso di Cipro, barbaramente violato nell’invasione turca del 1974.