L’allegoria di Filippo Balbi nella Certosa di Trisulti, Collepardo (FR)

Nella Certosa di Trisulti, dopo il restauro, risplendono le scene allegoriche realizzate nella seconda metà dell’Ottocento da Filippo Balbi (1806-1890),  pittore di origini napoletane, che  ha lavorato per lungo tempo a Trisulti, Alatri e a Roma.

Le pitture ad olio su muro presentano scene allegoriche di notevole efficacia; tra le più interessanti quella che raffigura l’uomo egoista che è fratello di sé stesso, il pellicano che non lascia alla cicogna neanche un pesce pur avendone molti nel becco, il mitico Abante mutato da Demetra in geco, che con il quadrato magico sottostante allude forse a programmi alchemici in atto nella spezieria.

Sono presenti anche ritratti realistici come il fanciullo scalzo nel quale è effigiato il ragazzo aiutante del Balbi nell’Isola di Ischia.

Il restauro ha interessato anche l’ambiente del salottino, dipinto dal Balbi con una finta tappezzeria, in cui spicca l’affresco della parete di fondo che raffigura Fra’ Benedetto Ricciardi, curatore della Spezieria fino al 1863.

La risistemazione è consistita in operazioni di consolidamento, pulitura, eliminazione di ridipinture e reintegrazioni pittoriche. Oggetto di restauro sono state anche le palme realizzate in metallo che con il pergolato a trompe l’oeil e le piante di limone creano l’illusione di un giardino all’aperto.

La Certosa di Trisulti, nel territorio del Comune di Collepardo, sorge sul cammino di San Benedetto, che parte da Subiaco per arrivare a Montecassino. Il nucleo principale risale al XIII  sec. (Papa Innocenzo III), con successive aggiunte e cambiamenti dal XVII secolo in poi.

La Certosa ha visto l’alternarsi dell’insediamento certosino, a quello dell’ordine cistercense dell’Abbazia di Casamari dal 1947. I soli attuali tre monaci e due conversi si adoperano nel migliore dei modi per mantener viva l’Abbazia e per accogliere il pubblico: nei giorni feriali alcuni di loro sono impegnati in visite guidate per i gruppi di visitatori che ne fanno richiesta. La Certosa è aperta al pubblico dalle ore 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 tutti i giorni, con possibilità di visite guidate tranne la domenica.

 

 

 

Responsabile unico del provvedimento (RUP): Dott.ssa Anna Imponente, Soprintendente BSAE Lazio

Direzione dei lavori (DL): Dott.ssa Graziella Frezza

Tecnico: Ing. Maurizio Occhetti

Restauratrice: Laura Di Vincenzo

I lavori di restauro sono stati eseguiti dalla Ditta Masterpiece S.r.l.