Barry Gibb a Londra: “The Myth” e l’ultimo dei Bee Gees

di P.d.V. , corrispondente da Londra

Londra, The O2 Arena: lo scorso 3 Ottobre, Barry Gibb si è presentato per l’unico concerto londinese della tourne europea dal nome “The Myth“, il mito.

Tra un pubblico delirante, piuttosto stagionato ma pronto a scaldarsi al suono di “Stayin Alive“, “You should be dancing” e tanti altri indimenticati successi, Barry sfoggiava un completo nero piuttosto compresso dai molti chili accumulati negli anni e con i lunghi capelli bianchi svolazzanti sulle spalle.

Si è esibito cantando spesso nel suo ben conosciuto falsetto che tanto ha fatto sognare la generazione degli oggi sessanta/settantenni: al The O2, tra le strette seggioline dell’arena, i “veterani” si agitavano come adolescenti. Lui, il grande, parlava ai fans, mostrava foto e filmati del gruppo nei suoi anni d’oro.

Il momento clou della serata si è raggiunto quando il filmato di Robin, in concerto a poca distanza dalla morte, veniva proiettato e la splendida voce sembrava essere presente, lì dal vivo. Il pubblico estasiato si è alzato in piedi e ha tributato un lungo caloroso e commosso applauso al più grande dei fratelli Gibb.

Con Barry suonava e cantava il figlio con approccio duro e illuminato. La presenza della famiglia era completata da Samantha, figlia di Maurice, il primo a scomparire nel 2003. Sicuramente da citare, Beth Cohen che ha cantato in maniera straordinaria “Women in love“.

Il concerto si è concluso dopo circa un ora e quaranta minuti con i fans in delirio ma anche rinfrancati dalla possibita’ di raggiungere senza bagnarsi per l’inattesa pioggia la vicina stazione di nord Greenwich, grazie alla pensilina recentemente realizzata.

P.d.V.