Milano: Autunno Americano

di Massimo Tarì

L’Autunno Americano prosegue fino a febbraio 2014:  Milano ospiterà un ingente numero di conferenze, mostre, concerti, balletti, rappresentazioni teatrali, film che avranno come denominatore comune gli Stati Uniti d’America.

Eccone solo alcune:

Bob Dylan and his band

Teatro Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 2-3-4 novembre 2013

www.teatroarcimboldi.it

 

 

L’estetica della nuova frontiera Americana da Allen Ginsberg a Woodstock

Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, via Romagnosi 3  Dal 11 al 30 novembre 2013

www.fondazionefeltrinelli.it

ingresso gratuito

All’inizio degli anni sessanta, l’immagine dell’America è quella della superpotenza giovane e democratica della Presidenza Kennedy. Accanto e dietro c’è un’altra America: quella della musica rock, dei nuovi intellettuali, delle voci che hanno dato forma alle prime mobilitazioni per i diritti civili. Attraverso una selezione ragionata dei fondi della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli dedicati alla storia degli Stati Uniti d’America, viene illustrato questo periodo storico con particolare attenzione alla sua importanza grafica ed estetica.

 

 

 

 

Lewis Hine – Costruire una nazione

Geografia umana e ideale  Sala Verri, via Zebedia 2  Dal 20 novembre 2013 al 2 febbraio 2014

www.cmc.milano.it

Il padre della fotografia sociale moderna in unq mostra che presenta per la prima volta sessanta Original Print rovenietni dalla Collezione Rosenblum di New York.

 

Pollock e gli “Irascibili” – la scuola di New York

Palazzo Reale, piazza Duomo 12  fino al 16 febbraio

www.mostrapollock.it

Jackson Pollock   Number 27, 1950

La mostra offre un panorama completo dello stile artistico che re-interpretò la tela come spazio per esprimere la libertà di pensiero e di azione dell’individuo e che influenzò l’arte moderna.

Uno stile e insieme un fenomeno unico che dette vita alla “Scuola di New York“. Nel maggio 1950 il Metropolitan Museum of Art di New York annunciò l’organizzazione di un’importante mostra dedicata all’arte contemporanea americana. Assenti dal parterre degli invitati furono proprio i pittori che a partire dalla seconda metà degli anni Trenta avevano mosso i primi passi verso un linguaggio pittorico nuovo, rivolto all’Espressionismo Astratto. Jackson Pollock, Willem de Kooning, Mark Rothko, Robert Motherwell, Barnett Newman sono i principali nomi che composero il gruppo degli “Irascibili“, così definiti dal quotidiano “Herald Tribune“, perché firmatari della lettera inviata al presidente del Metropolitan, Roland L. Redmond, e presentata al “New York Times“, in cui dichiararono il totale dissenso nei confronti delle posizioni assunte dal museo.

 

Brain – il cervello, istruzioni per l’uso

Museo Civico di Storia Naturale, corso Venezia 55  fino al 13 aprile

www.mostrabrain.it

Il visitatore sarà accompagnato alla scoperta dello stupefacente strumento che è il cervello e delle immense potenzialità e capacità che esso ci offre, da un coinvolgente allestimento sensoriale con exhibit, installazioni, giochi e filmati: un omuncolo di quasi due metri mostra quanta parte del cervello sia dedicato al senso del tatto; un’opera video multimediale in cui un cervello in resina chiara mostra le aree funzionali che si accendono nella mente di una ragazza che sostiene un provino di ballo; uno schermo dei movimenti neuronali che evidenzia le modalità di connessione e comunicazione delle cellule cerebrali tra di loro; un modello dell’area sottocorticale del cervello – la regione che include le parti più “antiche” del cervello – che illustra la modalità attraverso cui il cervello elabora il linguaggio, la memoria e il processo decisionale; e, per la prima volta in un museo, un impianto di stimolazione cerebrale profonda.

 

 

Warhol

Palazzo Reale, piazza Duomo 12  fino al 9 marzo

www.warholmilano.it

Ghiotta occasione per scoprire la collezione di Peter Brant, uno dei nuclei di opere più importanti dell’artista Americano capofila della Pop Art americana: nata come risposta all’Espressionismo astratto (vedi mostra di Pollock a Palazzo Reale) che l’aveva preceduta e che tanto aveva dato spazio all’intellettualismo personale,la Pop Artè un’arte di massa che volutamente provoca e gioca con la società dei consumi, prendendone i soggetti e distorcendoli utilizzando nuovi mezzi espressivi.

Nel 1967 il ventenne Peter Brant acquista la prima opera di Warhol, iniziando così una delle più importanti collezioni di arte contemporanea. Le opere acquistate sono 150 tra sculture, tele e fotografie, capaci di narrare una storia intensa ed uno scambio culturale unico intercorso tra il giovane collezionista e l’artista. L’esposizione che avrà il suo avvio con i primi disegni realizzati da Warhol, per finire con gli autoritratti e le Ultime Cene, passando per le sue opere più iconiche. Con questa esposizione Andy Warhol ritorna a Milano, città da lui molto amata, dove nel 1987 presentò proprio la serie dedicata all’Ultima Cena.

M.T.