Roma, concerto Bob Dylan: genialità musicale e nostalgia

di Rolando Tancredi

Il 6 novembre scorso, all’Atlantico (ex Palacisalfa) di Roma, abbiamo assistito ad un ottimo concerto di blues eseguito da un ottimo gruppo blues. Da perfetto capogruppo, un certo Robert Zimmerman, in arte Bob Dylan, è stato per tutto il concerto, tranne che per un solo brano, seduto al suo pianoforte suonando e cantando i suoi pezzi .

Fermo restando che Dylan sia stato (ed è) una genialità assoluta nel panorama musicale del nostro tempo e che la sua evoluzione umana, come quella di tutti noi, è sacrosanta, ovvia e inevitabile, evoluzione che ci fa cambiare continuamente e spesso non ci fa essere uguali a quello che siamo stati nel passato, resta il fatto che negli occhi dei vecchi e nuovi suoi fans accorsi al concerto, resta impressa, tra le altre, la sua icona da menestrello rivoluzionario con chitarra e armonica a bocca.

Il caro, vecchio Bob, dopo il bis, poteva anche uscire da solo sul palco imbracciando la sua vecchia Gibson acustica e il suo vecchio reggi Blues Harp regalando, con questa immagine, al suo popolo, una ballata…una sola!

Questo non c’è stato…peccato!

R.T.