Puglia: dove la vacanza dura tutto l’anno

di Massimo Levantaci

(redattore economico La Gazzetta del Mezzogiorno)

La Puglia forte del suo +5% di presenze straniere nell’ultima stagione, sferra un attacco a Francia e Spagna, regine del turismo europeo che hanno ormai sottratto lo scettro al Belpaese.

La prima edizione di “Buy Puglia travel & experience” dal 16 al 23 ottobre scorso, è stata un’esperienza a cavallo fra la fiera del turismo e l’educational classico che ha portato 159 opinion maker (in gran parte europei e dai paesi emergenti come Brasile, Russia, India e Sud Africa) a farsi un’idea di cos’è questa regione, oltre il sole e il mare delle vacanze estive o delle masserie salentine che ormai non hanno bisogno di autopromuoversi.

I tour operator di 28 paesi hanno potuto scegliere fra cinque percorsi tematici (Puglia autentica ed esclusiva, Puglia spirituale, Puglia d’arte, Puglia divertente, Puglia attiva), provando a mescolare le carte e ad individuare così nuovi temi d’interesse da proporre ai turisti che cercano luoghi e sensazioni nuove da sperimentare e conoscere. La campagna di Pugliapromozione e dell’assessorato regionale al Turismo punta così anche a rivalutare sul piano dell’immagine luoghi come il Tarantino, dominati dall’incubo dell’inquinamento industriale, e provando anche a sdoganare scenari come il Gargano; luoghi che, d’inverno, se non fossero quasi sempre “chiusi per ferie”, offrirebbero il meglio di sé sul piano ambientale e paesaggistico. Ai tour operator è stata data la possibilità di scelta sulla base degli schemi di verifica proposti.

Le sensazioni ricevute dagli operatori sono state “buone e incoraggianti”, come ha commentato Silvia Godelli, assessore al Turismo. Come dicono gli economisti per spiegare le astrattezze del mercato borsistico, un “sentiment” positivo dell’offerta deve accompagnare tutte queste iniziative per “incentivare” la domanda. E la Puglia all’estero fa rima soprattutto con Salento, mentre l’operazione immagine che si vuole ora proporre non potrà fare a meno di poggiare soprattutto su voci come qualità alberghiera, qualità dei servizi, qualità dei trasporti e altre amenità del genere sulle quali l’offerta standard risulta ancora al di sotto della sufficienza. 

Il motto di Pugliapromozione e del suo manager Giancarlo Piccirillo è “vacanze tutto l’anno” provando dunque a destagionalizzare l’offerta  incentivando nuovi percorsi. Quali? E’ noto che il turismo religioso sul Gargano sia ancora largamente sottosviluppato, nonostante i flussi di pellegrini in arrivo quotidianamente da San Pio, a San Giovanni Rotondo, e dall’Arcangelo San Michele a Monte Sant’Angelo.

La rivalutazione, anche in chiave economica, di questi territori arriverà probabilmente dall’iniziativa del Consiglio d’Europa di prolungare la Via Francigena nel tratto che da Roma arriva fino a Brindisi, ridisegnando l’antico percorso dei viandanti che dalla Capitale giungevano alla città levantina, passando per la Capitanata antica, terra di pellegrinaggi nella Grotta di San Michele.

Il calcolo di quest’operazione, che non è solo di tipo ragionieristico (ma con i numeri ci s’intende prima), si fa presto seguendo il pragmatismo del camminatore per eccellenza, Michele Del Giudice: “Il cammino per Santiago de Compostela – spiega – conta ben trentatrè tappe e ogni anno viene percorso da 191mila camminatori. Ipotizziamo che a ogni tappa ciascun camminatore spenda almeno 20 euro per vitto e alloggio, possiamo ritenere che quel flusso di pellegrini generi ogni anno un’economia pari a non meno di 4 milioni di euro a vantaggio di quel territorio di Spagna. In Puglia abbiamo luoghi, tradizioni e mezzi per aspirare a ottenere lo stesso risultato, se non superiore. Basta soltanto crederci”.

La versione di Buy Puglia ha avuto un’appendice nella fiera di Foggia dove c’è stata la rassegna “Vie Sacre” che ha visto la partecipazione di esperti dell’incoming religioso ed alla quale hanno preso parte per un giorno anche i 159 buyers fatti arrivare a Bari da Pugliapromozione. I gruppi di azione locale (Gal) Dauno-Ofantino, in collaborazione con Meridaunia e Gargano hanno organizzato due tour riguardanti i segmenti “Puglia Spirituale” e “Puglia Attiva” che hanno portato i tour operator, dal pregiatissimo patrimonio religioso-storico-culturale dei luoghi della spiritualità garganica, all’esperienza a contatto con la natura vera e selvaggia dell’Oasi Lago Salso, passando per la degustazione delle prelibatezze dell’enogastronomia locale.

Molto suggestiva anche la visita notturna del fiabesco Castello Svevo di Manfredonia direttamente affacciato sul Golfo omonimo. “Un’esperienza ben riuscita e da riproporre per permettere al nostro territorio di emanciparsi ulteriormente – ha commentato Michele D’Errico, presidente del Gal Daunofantino – alla luce delle nostre potenzialità, ahinoi non ancora del tutto tramutate in corretto business. I buyers hanno tratto un eccellente grado di soddisfazione dall’itinerario che abbiamo loro proposto, abbiamo avuto ampie rassicurazioni sulla possibilità che vi siano fin da ora concrete chances per l’apertura di un costante canale di collaborazione.

L’area compresa fra Manfredonia, San Giovanni Rotondo e Monte Sant’Angelo – conclude D’Errico – gioca un ruolo strategico a livello logistico e dell’offerta turistica, in quanto è la cerniera naturale tra il Gargano ed i Monti Dauni, territori molto appetibili, unici nel loro genere. Il turismo certamente può rappresentare anche il futuro di un settore in difficoltà come l’agricoltura, alla ricerca della soluzione ideale per superare le enormi difficoltà dell’evoluzione del settore e dei mercati”.

Anche il ministro Massimo Bray, intervenuto a Buy Puglia 2013 ha parlato di “dati incoraggianti per il turismo in Italia” partendo proprio dalle esperienze di incoming promosse per incentivare la domanda straniera anche in considerazione del fatto che la crisi economica rischia di deprimere i consumi interni ancora per molto tempo. “La Puglia, anticipando lo stesso Governo – ha dichiarato Bray a Bari – rappresenta un esempio vincente di promozione turistica perché in questo modo avvicina il turismo propriamente detto alla cultura del territorio, intesa come beni culturali, cinema, musica. Perché la bellezza è ciò che contraddistingue il nostro Paese e sarebbe un errore rinunciarvi o promuovere messaggi sbagliati non in linea con questo incommensurabile patrimonio”.

Il 5% in più di turisti stranieri in Puglia segue un trend di crescita che, allo stato, si vede poco poiché “ci aiuta a compensare la domanda interna in deciso calo a causa delle difficoltà economiche delle famiglie italiane. Consideriamo – ha concluso l’assessore pugliese Silvia Godelli – questa prima edizione di Buy Puglia già un punto d’arrivo di un percorso che parte da lontano da quando cioè, due anni fa, abbiamo intrapreso un fitto percorso di collaborazione con le categorie produttive e gli operatori turistici pugliesi affinchè potessimo insieme calibrare il tipo di offerta della Puglia turistica da proporre all’estero”. 

Massimo Levantaci