VIAGGIeMONDO intervista Elisabetta Bagli

di Marco Mazzanti

Facciamo un passo indietro, alla scorsa estate, quando, a conclusione del minitour promozionale, è stato presentato il nuovo libro “Dietro lo sguardo” di Elisabetta Bagli, romana di nascita e madrilena d’adozione. Il libro è stato presentato in anteprima a Roma, al ristorante SPQR, di via Ostiense, poi al N’importe Quoi, libreria caffè di via Beatrice Cenci, quindi a Cartoceto (PU) per la rassegna “Venti eventi dal venti“, organizzata dal gruppo editoriale David&Matthaus.

Nel prestigioso stabilimento balneare di Ostia, La Marinella, lungo il litorale romano, in collaborazione con la libreria Mondolibri di via delle Gondole 35, Elisabetta Bagli ha introdotto il suo “Dietro lo sguardo”, pubblicato ultimamente da Artemuse Edizioni, collana di poesia Castalide, da lei stessa diretta. Il sole, che declinando a ponente, ha evidenziato i totem dell’artista Fabrizio Di Nardo, fissati nella sabbia e disposti a raggiera nello spazio allestito per l’occasione.

Elisabetta ha risposto alle domande di Michela Zanarella, conduttrice della serata, anche lei poetessa, nonché giornalista: un vero e proprio punto di incontro fra anime elette alla poesia, con le letture di Giuseppe Lorin, attore e giornalista, di Caterina Rinaldi, responsabile della libreria Mondolibri, e di Fernando Val, marito dell’autrice, il quale ha letto in spagnolo due delle liriche contenute nel volume.

Numerosi i presenti, altrettanti gli spiaggianti che nel corso dell’evento sono accorsi; un vero successo: questa quarta tappa del minitour ha visto l’esaurirsi di tutte le copie del nuovo, straordinario libro di Elisabetta Bagli, una raccolta di poesie che s’incontrano nella luce e nel buio: luce e buio, ovvero le due sezioni che dividono l’opera; versi d’amore, di sensualità, gioia, ma anche di sofferenza, lacrime, sangue, dolore. Elisabetta Bagli ci parla di tematiche attuali, quali la violenza sulle donne, la sopraffazione, lo smarrimento… eppure lo fa con estrema naturalezza, con un sorriso consapevole, a volte tiepido, altre solare.

Per chi non ha avuto modo di essere presente, l’evento continua qui, dove incontriamo l’autrice, che ci regala, in questo mese di novembre, i raggi dell’estate appena trascorsa. Perché in nome dell’arte, splende sempre il sole.

 

Come ha avuto modo di osservare Michela Zanarella durante la presentazione, le Sue liriche, che si dividono tra luce e buio, sono in simbiosi, imprescindibilmente.

 

Marco Mazzanti ha intervistato Elisabetta Bagli per VIAGGIeMONDO.

Parliamo di come questo Suo libro è nato, cosa lo differenzia dalla Sua prima raccolta di poesie, Voce, e quali sono state le emozioni che l’hanno accompagnata nel corso della sua stesura. 

Innanzitutto, ringrazio te, Marco, per la splendida opportunità che mi hai offerto con questa intervista. Ho deciso di suddividere le mie liriche in due sezioni considerando che in ognuna di loro è presente una linea netta di demarcazione tra la luce e il buio del sentimento amoroso. Ma queste linee non sono parallele, anzi, si intersecano tra di loro senza mai fondersi, contenendo sempre un po’ di luce nel buio e di buio nella luce. Come si nota dalla lettura delle poesie, ci sono versi che rasentano picchi d’amore estremo e altri che sono profondamente scuri, ma gli uni non rinnegano gli altri, anzi, non potrebbero esistere se non vi fossero gli altri. Così come capita nel bianco e nel nero, nell’amore e nel disamore. “Dietro lo sguardo” è una silloge sorta spontaneamente; mi sono resa conto che per un periodo della mia vita ho dato sfogo alle mie idee, alle mie emozioni e sensazioni scrivendo queste poesie che derivano dall’osservazione della realtà che mi circonda, dall’ambiente in cui vivo che non è necessariamente la mia casa, ma il mondo che mi offre stimoli e spunti di riflessione. Ho notato che avevo poesie in grado di poter trasmettere qualcosa e potevano essere raccolte in un libro. E, quando la mia casa editrice ArteMuse Editrice mi ha fatto la sua proposta per pubblicare con lei, sono stata ben felice di consegnarle queste liriche che sono il frutto delle mie giornate ricche di illusioni e di disillusioni, di emozioni e di riflessioni sull’amore, sulla vita. “Voce” è una silloge completamente diversa; suddivisa in tre sezioni, con delle liriche anch’esse sorte spontaneamente, ma più eterogenee nell’espressione della mia voce. È una silloge nata per partecipare al concorso indetto dal sito www.ilmiolibro.it. Non ho vinto il concorso, ma il mio primo libro mi ha portato fortuna, visto che sono qui a parlarvi ancora di questo mio sogno che accarezzo sempre più da vicino: scrivere.

 

Vive da ormai dieci anni nella capitale spagnola. Facciamo un gioco di specchi: Roma che si riflette in Madrid e Madrid che si riflette in Roma. Cosa vediamo?

Roma e Madrid sono due città completamente diverse non solo per ovvie ragioni culturali, visto che parliamo di capitali europee di Nazioni profondamente ancorate alle loro origini e alle loro tradizioni. Roma è la Città Eterna, con le sue problematiche, ma con un vastissimo patrimonio culturale dovuto alla sua storia. Madrid è una città molto più moderna da questo punto di vista e ciò si riflette anche nell’atteggiamento della gente che la abita, che è più proiettata verso l’esterno e il futuro. Roma ha un ambiente straordinario che ho potuto toccare con mano questa estate durante la promozione del libro “Dietro lo sguardo” con presentazioni e readings poetici. È una città viva che vuole vivere, come lo è Madrid, la cui realtà è però differente visto che alcuni meccanismi, come riunioni, “recitales” periodici e slam poetici sono molto radicati nelle loro dinamiche culturali. L’ideale sarebbe poter combinare quanto di positivo c’è nelle realtà di queste due città.

 

Da Italiana residente in Spagna, con quali occhi Elisabetta Bagli vede il Suo paese, oggi?

Possiamo riallacciarci alla domanda precedente. Per poter crescere, l’Italia deve guardare un po’ di più al futuro e, per farlo, deve costruire solide basi nel presente, anche dal punto di vista culturale. L’Italia è una Nazione che fa sempre riferimento al passato ed è un punto di vista comprensibile: “siamo” perché “siamo stati”. Ma dobbiamo capire anche che saremo. Per questo, oggi, dobbiamo creare qualcosa che possa aiutare gli autori emergenti ad avere più spazi per potersi esprimere e far in modo che non vengano schiacciati dai “grandi”. Ci sono iniziative valide che dovrebbero essere maggiormente supportate. È vero che il periodo di crisi globale ha investito ogni ambito, ma la cultura deve essere diffusa e per poter essere diffusa deve essere a portata di tutti. Ci sarebbe molto da dire in merito a questo argomento. 

 

La Sua professione è quella di insegnante e traduttrice: quale pensa che sia il rapporto dei giovani con la lettura? Cosa rende diversi, o affini, i gusti dei giovani spagnoli con quelli dei ragazzi italiani? 

Traduco dall’italiano allo spagnolo e viceversa e ho lavorato come insegnante di italiano per un periodo di tempo e credo che i giovani leggano poco perché ci sono strumenti di distrazione e stimoli molto forti al di fuori della lettura che interessano nell’immediato. Siamo nella società del “mordi e fuggi” e, in un mondo così strutturato non è facile catturare l’attenzione e far in modo che i giovani si avvicinino alla lettura. Preferiscono la “dinamicità” di un gioco in web o delle chat che creano mondi virtuali e immaginari diversi da quelli che l’immaginazione derivata dalla lettura di un libro possono creare. Ciò che ho appena detto è in contrasto alle meravigliose opportunità che, viceversa, hanno i giovani nell’attualità e che, solo 30 anni fa, io mi sognavo. Gli e-book, per esempio, sono uno strumento ottimale per la divulgazione della cultura: economici e pratici. Solo in un reader si può avere un’intera biblioteca. Ma ho l’impressione che, dato che ci troviamo nella società in cui l’Avere viene considerato molto di più dell’Essere (Erich Fromm dixit), i giovani siano molto più portati a dire “ho il libro di Tizio o di Caio”, ma poi si dimenticano di averlo e, soprattutto, di leggerlo. Per quanto concerne tale aspetto non sussistono grandi differenze tra L’Italia e la Spagna, anche se dati statistici alla mano in Italia si legge di più di quanto si fa in Spagna. Ma non bisogna dimenticare quel che che ha scritto il CNR in merito alla crisi del libro e del mercato editoriale “Un Paese che non legge non progredisce” e io sono completamente d’accordo. 

 

So che sta scrivendo un romanzo: “14 piani”. Vogliamo anticiparne qualcosa?

Eh, caro Marco, cosa anticipiamo? Quello di scrivere un romanzo è un sogno, un vero sogno che spero si possa realizzare. Ci sto ancora lavorando perció non posso dirti altro che il titolo: “14 piani”. Non è autobiografico, assolutamente, ma posso dire che è ispirato al mio luogo di “appartenenza” da quasi undici anni a questa parte: i 14 piani dell’edificio in cui vivo a Madrid. Una splendida sensazione vedere tutta la città da lassù, davvero unica!

Marco Mazzanti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Biografia di Elisabetta Bagli.    Elisabetta Bagli è nata a Roma nel 1970 e vive a Madrid dal 2002. E’ sposata e ha due figli. È laureata in Economia e Commercio presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma. Attualmente lavora per il Gruppo Editoriale David and Matthaus nel quale è la Direttrice della collana di poesia “Castalide”, è referente per la collana “LiberArte” ed è autrice per la stessa casa editrice. Dopo aver lavorato come insegnante di italiano per stranieri presso l’Accademia di lingue Booklane di Madrid, ora impartisce lezioni private di italiano ed è anche traduttrice freelance. Ha iniziato a scrivere poesie e racconti brevi nel 2009 e a Settembre del 2011 ha pubblicato la sua prima silloge poetica, “Voce”, per partecipare a un concorso di poesia indetto dal portale www.ilmiolibro.it . Ha poi partecipato a numerosi altri concorsi, tra i quali quello indetto dal blog “Occhio della Dea” nel 2012 con la sua poesia inedita Piccola Luce con la quale è arrivata al terzo posto. Sempre nel 2012 ha vinto il concorso dello Zikkurat International Business con la poesia Amore e Psiche, presente nel libro “Voce”. A Ottobre 2012 ha conseguito un Diploma d’onore, menzione speciale per la breve silloge Scrivere, Amore e Psiche e Garbatella al Primo concorso internazionale di poesia “Quelli che a Monteverde”. Ad Aprile 2013 ha ricevuto una targa con attestato di merito al Premio Alda Merini di Poesia per la lirica L’addio presente nella silloge “Dietro lo sguardo”. A Giugno 2013 ha conseguito un Attestato di merito per la sua attività letteraria al Primo Concorso estemporaneo di Poesia e Fotografia organizzato dall’Associazione culturale I rumori dell’anima in collaborazione con L’Associazione culturale VerbulandiArt. A Luglio 2013 ha conseguito il premio speciale “Fatamorgana – per libro edito” per la sua prima silloge “Voce”, conferito dall’Accademia Internazionale “G. Leopardi”. A Ottobre 2013 la sua silloge “Dietro lo sguardo” ottiene il settimo posto al Premio Leandro Polverini nella sezione poesia esistenziale. È inoltre presente in 9 antologie: “Sussurri dal cuore… e dalle tenebre”, “Libera Espressione 2012”, “Le poesie che nascono dal cuore”, “Mille voci per Alda”, “I Ragunanza di POESIA del III millennio”, “Camminanti, gitani e nomadi e la cultura itinerante” (antologia bilingue dell’Associazione Tracce per la meta) con la poesia Vago sola in lingua spagnola, “L’ anima delle parole”, “Qui dove camminano gli Angeli” e “Autori contemporanei de –I rumori dell’Anima”. Oltre ad aver partecipato come giurata a diversi concorsi di poesia di rilevanza nazionale, fa parte del Gruppo LiberArte, dedito alla promozione di autori emergenti e a concorsi di poesia, del progetto “Poesia Viva, la tua poesia su YouTube”, e della “Prima Ragunanza di letture poetiche” svoltasi nel 2013 a Villa Pamphilj a Roma. Ha un suo blog personale Elisabetta Bagli ( http://www.elisabettabagli.altervista.org/) e un blog-vetrina Voci letterarie e non solo (www.elisabettabagli.blogspot.com). Collabora attivamente scrivendo recensioni e interviste per diversi blog e per una Rivista digitale spagnola di Cultura e Arte “Letras de Parnaso”, scrivendo in lingua castigliana. Da Dicembre 2012 è entrata a far parte dello staff del Gruppo Editoriale David and Matthaus per il quale ha pubblicato, nella divisione Edizioni Il Villaggio Ribelle, “Mina, la fatina del Lago di Cristallo” e, nell’Aprile 2013, con ArteMuse Editrice per la collana “Castalide”, ha pubblicato la silloge poetica “Dietro lo sguardo”. Autrice delle prefazioni dei libri: -“Graffi” di Gino Centofante -“I canti di Erin” di Maurizio Donte -“Penombre” di Andrea Leonelli -“Ossigeno e pensieri”di Sebastiano Impalà -Orme sull’acqua” di Oliviero Angelo Fuina