Ukiyo-e: un tesoro svelato a Roma, Istituto Giapponese di Cultura

Fino al 14 dicembre 2013, l’Istituto Giapponese di Cultura a Roma, in Via Gramsci 74, custodisce un tesoro: dalle pareti, figure multicolori, misteriose, romantiche e fiabesche sembrano animarsi e raccontare storie di eroi e di principesse.

 

 

Le stampe della collezione della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (ex Fondo Contini) esposte appartengono al XIX secolo. Un tesoro svelato dell’Ukiyo-e apre il sipario su aspetti e filoni inusuali di ambito Ukiyo-e, quelle stampe del “mondo fluttuante” che da sole spesso rappresentano il Giappone nell’immaginario comune dell’Occidente.

La tradizione xilografica giapponese è un fenomeno unico nel panorama dell’arte mondiale. La corrente artistica, di gran lunga più importante della xilografia giapponese ed estremo-orientale, comunemente conosciuta con il nome di ukiyo-e, presenta infatti due caratteristiche apparentemente contraddittorie: una produzione di massa, con tirature anche di migliaia di copie, e un livello qualitativo tale da porre queste stampe ai vertici della grafica di ogni tempo e di ogni paese.

La tecnica era stata introdotta dalla Cina nel secolo VIII, ma è solo all’inizio del secolo XVII che la xilografia in Giappone diventa un’arte vera e propria, grazie soprattutto all’avvenuta pacificazione del Giappone dopo decenni di guerre civili, al conseguente rifiorire delle attività economiche e alla nascita di una classe media di mercanti e piccoli imprenditori.

La produzione di libri stampati (e in seguito di stampe singole) passa così nelle mani d’imprese con finalità schiettamente commerciali: c’è ora un vasto pubblico i cui gusti vanno serviti e assecondati.

Nella prima metà del XVII secolo l’editoria si concentra nella regione del Kamigata (la zona di Kyoto e Osaka), ma nella seconda metà del secolo il primato editoriale passa definitivamente a Edo (l’attuale Tokyo), la città nuova, vitale, spregiudicata.

 

 

 

UN TESORO SVELATO DELL’UKIYO-E

Il percorso è diviso in cinque sezioni: una selezione di stampe del Kamigata; la seconda e la terza sezione sono dedicate rispettivamente ai maestri dell’Ottocento Utagawa Kunisada e a Utagawa Kuniyoshi; la quarta sezione presenta opere dei noti Utagawa Hiroshige e Utagawa Yoshiiku; la quinta infine è dedicata alle rare stampe per bambini, presentate per la prima volta a Roma.

Fino al 14 dicembre 2013

orari mostra: lun-ven 9-12.30/13.30-18.30 merc fino alle 17.30 sab 9.30-13

 

merc 20 e lun 25 novembre, mer 4 e sab 14 dicembre ore 11

visita guidata (gratuita, a cura dell’Istituto Giapponese di Cultura)

tel 06 3224754/prenotazioni@jfroma.it Istituto Giapponese di Cultura in Roma via Antonio Gramsci 74 00197 Roma

tel 06 3224754 / 94 www.jfroma.it ingresso libero

 

Info/immagini: Maria Cristina Gasperini/Istituto Giapponese di Cultura in Roma 06 3224754 gasperini@jfroma.it