VIAGGIeMONDO intervista Emanuele Ajello

 

di Marco Mazzanti

 

Quando lo abbiamo visto per la prima volta sul grande schermo, il suo volto era quello di Mirko, adolescente della Roma bene nel film Caterina va in città, per la regia di Paolo Virzì.

Tre anni dopo, nel 2006, è sul piccolo schermo in Codice rosso e poi nel 2007 e nel 2008 nelle due miniserie Caterina e le sue figlie 2 e Provaci ancora prof 3, nonché nella ottava stagione di Distretto di Polizia.

Emanuele Ajello, giovanissimo attore classe 1989, si prepara così a nuovi anni di intenso lavoro e riconoscimenti.

Torna infatti nel 2009 al cinema nel ruolo di un ragazzo tossicodipendente nel film L’ultima Estate, regia di Eleonora Giorgi, e in televisione ne I liceali 3. Nel 2010 lavora alla terza serie di Caterina e le sue figlie e ne Il Restauratore, regia di Giorgio Capitani, avvicinandosi nel frattempo anche al mondo del teatro, nel ruolo di protagonista nella commedia Sono Pulp perché mi chiamo Bukowski.

È suo nel 2011 il Premio Internazionale della Fotografia Cinematografica Gianni Di Venanzo che lo consacra come nuovo rappresentate della nuova generazione di attori del nostro attuale panorama artistico.

Marco Mazzanti ha incontrato Emanuele Ajello per parlare qui fra le pagine di VIAGGIeMONDO del lavoro affascinante dell’attore.

L’attore ha molte anime dentro di sé, tante quanti sono i ruoli ai quali di volta in volta lavora. A quale personaggio da lei sinora interpretato si sente affezionato?

Nel corso della mia carriera ho interpretato indubbiamente innumerevoli personaggi molto diversi tra loro. Un ruolo particolarmente divertente è quello di Remo in Caterina e le sue figlie, un tipico ragazzo romano di borgata, rude ma dal cuore buono. Fra i ruoli drammatici mi viene da rammentare Lollo, un pariolino cocainomane di sbagliati principi morali, antagonista de L‘ultima Estate, film di Eleonora Giorgi. Inoltre, grazie al teatro, ho avuto il piacere di dedicarmi a personaggi ai margini della società, boss mafiosi e criminali di strada. Amo questo mestiere perché ti dà la possibilità di interpretare sempre nuovi e diversi personaggi.

E c’è un’esperienza professionale, in questi undici anni di lavoro, a cui è particolarmente legato? Se sì, perché?

Un lavoro a cui sono molto affezionato è la fiction tv Il Restauratore nella quale interpreto un personaggio importante all’interno della narrazione. Lando Buzzanza, protagonista della serie, mi ha aiutato a sostenere il peso di questa responsabilità, insegnandomi più di quanto qualsiasi workshop o scuola di recitazione possa fare.

Andiamo indietro nel tempo, negli anni della sua adolescenza. Vorrei domandarle quanto i suoi studi classici hanno contribuito ad accrescere la sua passione per il suo lavoro.

Ho iniziato a girare fiction con una certa regolarità proprio durante il periodo del liceo quindi non posso dare merito agli studi classici per la mia passione per la recitazione ed il cinema. È stato bello comunque dedicarmi ad entrambe le cose.

Dopo la maturità si è formato presso la Scuola di recitazione cinematografica Jenny Tamburi. Quali consigli darebbe a chi desiderasse intraprendere la carriera dell’attore?

Consiglio di iscriversi ad una buona scuola di recitazione che dia la possibilità di conoscere tanti professionisti del settore, in modo da inserirsi nell’ambiente e fare i primi provini. È importante anche avere un’agenzia che curi la tua immagine ed i tuoi interessi.

Lei e Claudia Conte: non solo una coppia nel lavoro – avete girato vari spot e vi vedremo presto in tv in Conviventi in affitto – ma anche e soprattutto nella vita. Quanto, in una società moderna come la nostra, così orientata all’individualismo, l’amore e la condivisione di comuni interessi contribuiscono al raggiungimento del successo nel lavoro?

Da quando stiamo insieme, io e Claudia abbiamo fatto coincidere la vita sentimentale con quella professionale. Ciò ci ha dato e continua a dare la possibilità di conoscerci sempre più e passare molto tempo insieme. La donna che amo mi dà quotidianamente la forza di credere che il cinema e la tv in Italia valgano ancora e che possano cambiare in positivo. Insieme cresceremo sempre di più e continueremo a condividere passione per questo mestiere e il nostro immenso e unico amore.

So che sta scrivendo un romanzo.

Ho finito di scrivere un romanzo e sto valutando la migliore proposta editoriale. Preferisco non svelare nulla sulla trama che stupirà sicuramente i lettori.

Progetti per il 2014?

La passione che ho per la recitazione e il cinema rimane sempre salda e immutabile in me, ma ciò non vuol dire che un artista non possa cimentarsi in un diverso ambito. La musica mi ha sempre accompagnato durante tutta la vita e il mio più piacevole passatempo è suonare la chitarra e comporre musica. Sto lavorando alla composizione di alcune canzoni che intendo lanciare proprio durante questo misterioso e speriamo sorprendente 2014!

 

Marco Mazzanti