Cantalupo in Sabina (RI): scoperti affreschi del ‘400 nella chiesa di Sant’Adamo

In origine la chiesa rurale era una cappella dedicata al culto di Sant’Adamo, così chiamato dagli abitanti di Cantalupo in realtà un beato, e verso il XV secolo fu ampliata e trasformata in chiesa con decorazioni a fresco importante e raro esempio di pittura tardogotica in Sabina

L’edificio, per lungo tempo proprietà privata e lasciata andare in rovina per mancanza di fondi, all’inizio degli anni 2000 è stata donato al comune di Cantalupo che ha provveduto ad eseguire, grazie a finanziamenti della Regione Lazio ottenuti dal sindaco Giorgio Tenerini, un radicale restauro architettonico. 

Concluso questo provvidenziale intervento, durante il quale sono stati effettuati i consolidamenti murari ed è stato ripristinato il tetto, la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Lazio diretta da Anna Imponente ha finanziato ed ora avviato il restauro degli affreschi ancora visibili nell’abside, dove sono rappresentati l’Incoronazione della Vergine e alcuni santi tra cui Adamo, riconoscibile dalla zampa di cavallo che tiene con la mano destra, in riferimento al miracolo di guarigione da lui compiuto, evento per il quale il beato divenne famoso nella zona ed è perciò protettore degli animali.

L’intervento di restauro potrà concludersi grazie a un secondo finanziamento erogato dalla Regione Lazio e reperito dal sindaco di Cantalupo. 

La pieve situata nella ridente campagna di Cantalupo potrà finalmente tornare agli antichi splendori.