“Luoghi Sacri nascosti del Lazio”: anteprima a Roma (Sala della Crociera), 8 settembre 2014

Lunedì 8 settembre, alle ore 17, La Soprintendente Anna Imponente, nell’ambito del progetto Luoghi Sacri nascosti del Lazio, coordina la presentazione di quattro video realizzati dalla Società Arsenale 23, e curati da funzionari della Soprintendenza.

Scopo del progetto è suscitare interesse verso realtà spesso sconosciute ai più, luoghi e opere d’arte non inseriti in circuiti turistici usuali e importanti per il valore storico-artistico o per le caratteristiche etnoantropologiche e devozionali.

Anna Maria Buzzi presenzia l’evento che sarà presentato da Mario Caddeo, Graziella Frezza e Giannino Tiziani; interverrà Biancaneve Codacci Pisanelli

I documentari illustrano:

La Certosa di Trisulti, Collepardo (FR), curato da Graziella Frezza.

Il complesso della Certosa fu realizzato nell’anno 1204 per volere di Papa Innocenzo III, assegnato ai Certosini e quindi definitivamente affidato alla Congregazione dei Cistercensi di Casamari nel 1947. Cuore della Certosa è la Chiesa con la suggestiva volta, raffigurante i Santi in Gloria, opera del pittore Giuseppe Caci (XVII sec.). Di notevole interesse è l’antica farmacia, tra le meglio conservate in Europa: la Soprintendenza ha curato il restauro dell’ingresso e del salottino, opera di Filippo Balbi, artista campano della seconda metà dell’800, che ha realizzato la decorazione pittorica e gli arredi.

La Badia di San Sebastiano, Alatri (FR), curato da Graziella Frezza.

L’edificio sacro sorge in uno dei luoghi in cui ha soggiornato San Benedetto, nell’itinerario  da     Subiaco a Montecassino (528). Il video è finalizzato a entrare virtualmente nella Badia, difficilmente visitabile in quanto proprietà privata.

L’ex Convento di San Francesco, Canino (VT), a cura di Giannino Tiziani.

Il Convento, realizzato nel tardo ‘400 per volere di Gabriele Francesco Farnese, feudatario del luogo, fu affidato ai Frati Minori Osservanti che lo custodirono fin quasi al secolo XIX. Il complesso, secondo la tradizione popolare, avrebbe visto la presenza di San Francesco.

Il video si sofferma, in particolare, sui ritrovati affreschi in una cappella all’interno del convento, assegnati a Monaldo Corso pittore del XVI sec.  ed anche sulla  chiesa, ricca di decorazioni pittoriche e di una tela attribuita a Giuseppe Bastiani, artista maceratese del XIV secolo.

Il Santuario della Madonna del Tufo, Rocca di Papa (Roma) a cura di Mario Caddeo.

 Il piccolo Santuario, che si trova in uno dei paesi più caratteristici dei Castelli romani, è affidato ai Padri Trinitari; è importante soprattutto dal punto di vista devozionale, in quanto luogo di culto della Vergine Maria, cui viene attribuito il miracolo del viandante salvato dalla caduta di un masso, oggi inglobato nell’architettura della chiesa. Alla Madonna con Bambino è dedicata una raffigurazione ad affresco che la tradizione attribuisce ad Antoniazzo Romano, tra i protagonisti della pittura del primo rinascimento.

 I luoghi del sacro

Arte e ritualità nel Lazio segreto

Anteprima di 4 documentari del progetto  Luoghi  sacri “nascosti”del Lazio

 

8 settembre, ore 17, Sala della Crociera, via del Collegio Romano, 27