di Antonella Pino d’Astore
foto di Sandro Calicchia
Il Festival delle Scienze, che ha avuto luogo a Roma, Auditorium Parco della Musica, dal 22 al 25 gennaio 2015, è stata la location ideale per festeggiare i 60 anni di Italia al CERN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN).
La storia di LHC, l’acceleratore che ha permesso ai fisici di scoprire il bosone di Higgs, è stata documentata con emozionanti immagini impresse in cubi giganti. Nato a Ginevra nel 1954, il CERN è oggi il più importante centro di ricerca al mondo in fisica delle particelle, dove lavorano migliaia di persone di ogni nazionalità, di cui circa 1700 sono italiani. La sua storia segna la storia della fisica moderna e contemporanea.
Il contributo dell’Italia è stato da sempre molto importante, fino alla recente nomina di un’italiana, Fabiola Gianotti, come direttore generale.
In esposizione è possibile approfondire un po’ l’affascinante storia di questo laboratorio e l’importante contributo dell’Italia e dell’INFN ai suoi successi.
Al Festival delle Scienze, inoltre, altri due allestimenti curati da Davide Coero Borga hanno catturato l’attenzione e la curiosità dei visitatori. Con “Indovina che?” la scienza, protagonista al Festival delle Scienze di Roma, ci mette la faccia e finisce in un gioco da tavolo. Proprio come nel gioco, la ricerca scientifica procede per prove ed errori, scartando le indizi inutili e tenendo solo i dati provati scientificamente.
Una serie di personaggi disegnati in modo caricaturale fa capolino da numerose tabelle, ognuno di essi è identificato dal solo nome proprio. Scoprire l’identità del personaggio misterioso celato dall’avversario non è un gioco da ragazzi. Si scelgono bene le domande con cui chiedere indizi. Solo risposte nette: sì o no. Ad ogni passo, si chiudono tutte le tabelle dei personaggi che non corrispondono agli indizi raccolti, fino a quando non ne rimarrà uno solo.
“Tutto quello che non so” è contenuto nel Dizionario interattivo dell’ignoto e delle sue forme. In occasione del Festival delle Scienze di Roma, il foyer della sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica si è trasformato in un gigantesco exhibit multimediale e interattivo: si sceglie un argomento che stuzzica la curiosità, si esplora i contenuti, si legge, si osserva, si scoprono le forme dell’ignoto. Antropologia, matematica, storia, paleontologia, chimica, fisica, biologia.
Appuntamento con la Scienza al prossimo anno, dal 21 al 24 gennaio 2016; il tema sarà “Il Cambiamento”.
A.P.d’A.