Marco Mazzanti intervista Emiliano Reali

di Marco Mazzanti

Un nuovo cammino, nuove parole da leggere, ascoltare, ricordare

Il nostro inviato Marco Mazzanti ha incontrato Emiliano Reali. Classe 1976, lo scrittore romano, sulla scena letteraria da oltre dieci anni, è ospite nel salotto letterario di VIAGGIeMONDO per un’intervista esclusiva alla riscoperta di sé nel proprio ruolo di artista, scrittore, uomo.(Emiliano Reali – foto di Vincenzo Finizola)

Molti di noi già La conoscono e La seguono dagli esordi: i suoi lettori sono numerosissimi e finalmente, dopo più di dieci anni, Lei ha ottenuto il successo internazionale. La  scrittura L’ha portata dall’altra parte dell’oceano, ha parlato a centinaia di persone: è stato invitato alla New York University e presso l’ambasciata Italiana di Washington; inoltre il Suo libro Sul ciglio del dirupo, tradotto in inglese col titolo On the Edge, sarà inserito come testo di lettura alla Georgetown University nel seminario Text in Context: Theories and Approaches.

Reali, come si rivede a oggi? Cosa ha riscoperto di sé e cosa vorrebbe dire, a se stesso e a chi la sta leggendo in questo momento nel giornale?

Il lavoro di scrittore è duro, l’affermarsi è assai duro, portare la gente in libreria è complesso, ma a me sono da sempre piaciute le sfide e mi spronano a dare il massimo! In questi anni ho scoperto di essere più caparbio di quanto credessi, non arrendendomi e puntando sempre a risultati ulteriori. E la sorpresa è stata constatare che quando pensi di aver raggiunto il traguardo ti si para innanzi una nuova salita, non si smette mai di imparare e migliorarsi!

Gran parte dei Suoi libri, ovvero i  personaggi e le voci a cui Lei ha dato vita, hanno suscitato fin da subito sconcerto in un paese come l’Italia, dove tematiche come quella dell’omosessualità rimangono un tabù e, se se ne parla, sono strumentalizzate per meri fini di marketing, irrobustendo la corteccia dura degli stereotipi.

Eppure il romanzo Se Bambi fosse Trans? Sarà presto ripubblicato e vi sarà il seguito, Maschio o Femmina? Questa è una piccola, grande rivincita, non crede?

Credo che la gente abbia bisogno di verità, di conoscere dall’interno quello che gli è stato raccontato sommariamente impregnandolo di pregiudizi. Proprio questo ha portato al successo di Se Bambi fosse trans nel 2009 e alla sua attuale ripubblicazione insieme al seguito inedito Maschio o Femmina? Nei miei libri i lettori trovano la verità di un mondo che non si conosce, una verità onesta, fresca, violenta, ma mai artefatta!

Qual è la Sua visione del mercato italiano rispetto a quello statunitense, con cui ha avuto modo ti rapportarsi?

La mia avventura Americana è appena agli inizi, dato che finora ho pubblicato solo un libro per quel mercato (a breve però ne dovrebbero uscire altri!), ma posso dire che l’immediata percezione è stata la sensazione che ci siano meno preconcetti, meno problemi ad esporsi, e questo è testimoniato dal fatto che università prestigiose mi hanno invitato a presentare On the edge o hanno deciso di inserirlo come testo di lettura al loro interno. In America c’è più attenzione all’ altro, meno pregiudizi e non si pensa che il pubblico sia unicamente interessato al gossip o a fenomeni mediatici di bassa lega.

La scrittura Le ha permesso e continua a permetterLe di spostarsi. Quanto influisce la dimensione del viaggio nella Sua scrittura?

Scrivere è sempre un viaggio, ti permette di vivere in altre dimensioni, di essere il protagonista ogni volta di storie e avventure diverse, rimanendo seduto al pc. E lo stesso vale per la lettura, quindi siete pronti al vostro viaggio con Bambi?

(E. Reali – foto di  Vincenzo Finizola)  

 

 

Marco Mazzanti

 

foto di Vincenzo Finizola

www.vincenzofinizola.com