di Claudia Fabbi
Barbara Millicent Roberts, per tutti solo Barbie, è molto più di una semplice bambola, è un’icona globale che in 56 anni di vita è riuscita ad abbattere ogni frontiera linguistica, culturale, sociale, antropologica.
Per questo motivo la sua figura attrae sempre più l’attenzione come fenomeno culturale e sociologico. Barbie the Icon fa sognare a Roma al Complesso del Vittoriano, Ala Brasini, Via San Pietro in carcere – Fori imperiali, fino al 30 ottobre 2016.
Nella sede romana la mostra, realizzata sotto l’egida dell’Istituto per la Storia del Risorgimento italiano e prodotta da Arthemisia Group e 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE in collaborazione con Mattel, curata da Massimiliano Capella, si è arricchita di nuovi prestiti dalla serie Barbie Fashionista, tra cui i modelli Curvy, Tall e Petit, che riproducono le diverse corporature femminili, e le wedding dolls della Coppia Reale inglese William e Catherine.
Barbie The Icon racconta l’incredibile vita di questa bambola che si è fatta interprete delle trasformazioni estetiche e culturali della società lungo oltre mezzo secolo di storia, ma – a differenza di altri miti della contemporaneità che sono rimasti stritolati dal passare del tempo – ha avuto il privilegio di resistere allo scorrere degli anni e attraversare epoche e terre lontane, rappresentando oltre 50 diverse nazionalità, e rafforzando così la sua identità di specchio dell’immaginario globale.
Questa esposizione mostra due lati di Barbie spesso coperti dal modello sbagliato che condiziona le giovani menti femminili: qui non è la bella senza nient’altro, ma anche colei che incoraggia nello sviluppo di sé. Difatti, una parte del percorso è dedicata ai volti che Barbie ha assunto in momenti in cui questi erano considerati esclusivamente maschili, come ad esempio quello dell’astronauta o dell’operaia, mentre un’altra ai paesi di tutto il mondo.
Negli anni del “Fat Shaming”, Barbie viene raccontata sotto la diversa luce di colei che promuove l’uguaglianza dei sessi e la diversità culturale, non disturbi alimentari o stereotipi, in un percorso in cui persone di tutte le età possono interessarsi e divertirsi.
Claudia Fabbi
Sede
Complesso del Vittoriano – Ala Brasini Via San Pietro in carcere – Fori imperiali – ROMA
Fino al 30 ottobre 2016
Orari:
dal lunedì al giovedì 9.30 – 19.30
venerdì e sabato 9.30 – 22.00
domenica 9.30 -20.30
Info e prenotazioni
www.ilvittoriano.com | T. +39 06 8715111| ufficiogruppi@arthemisia.i