Rocca di Cambio (AQ), sette anni dopo il terremoto

testo e foto di Matteo Desiati e Aldo Cricchi Maoli

VIAGGIeMONDO, in occasione delle festività natalizie, ha avuto l’occasione di visitare il comune di Rocca di Cambio, provincia di l’Aquila, in Abruzzo, sette anni dopo il devastante terremoto del 2009 di magnitudo 6,8 che ha causato più di 300 vittime.

In questo comune, il più alto dell’Appennino, il fenomeno sismico ha danneggiato centinaia di abitazioni, divenute inagibili o andate in macerie. Intervistando gli abitanti del posto ci è stato riferito che il comune, per rimediare alla mancanza di abitazioni, ha fatto costruire qualche albergo e numerose case in legno provvisorie.

In alcune abitazioni di Rocca di Cambio non sono tuttora iniziati i lavori e queste persone sono quindi “obbligate” a trascorrere le vacanze natalizie in queste case provvisorie di legno molto piccole anche se accoglienti.

Nonostante il terremoto del 2009 gli abitanti di questo comune festeggiano come ogni anno le festività natalizie con felicità ed armonia. In questa località si festeggia giorno per giorno con una diversa tradizione, dal 24 dicembre fino al 4 gennaio.

Di certo tradizioni culturali in questo piccolo comune non mancano; difatti tra le varie tradizioni abbiamo la Sagra della Polenta, la Grandiosa Tombolata, la musica dal vivo, una mostra collettiva di fotografia ed infine delle manifestazioni Artistiche e Sportive con finalità solidali.

Possiamo quindi dire che il comune di Rocca di Cambio, tra l’altro situato vicino all’impianto sciistico di “Campo Felice”(sede di importanti strutture sportive), sia una perfetta località per gli amanti della cultura e dello sport. Nonostante la tragedia del 2009, nell’aria si respira un’atmosfera lieta e molto accogliente grazie alla capacità di resilienza dimostrata dalla popolazione.

 

Matteo Desiati, Aldo Cricchi Maoli