DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica

di Orso Mattia Nasini

La mostra racconta il percorso lungo la strada dello studio della genetica, iniziato dal monaco tedesco fino alla moderna mappatura del genoma umano, passando per la scoperta del modello a doppia elica del DNA e la sfortunata storia di Rosalind Franklin.
Il tono della mostra non è, ad ogni modo, storico e nozionistico, ma si rivolge più che altro al lato pratico delle conoscenze di cui tratta, come nel caso dell’excursus sulla storia e funzione della Polizia scientifica dove è esposto un cranio originale di uomo di Neanderthal. Oltre a questo reperto sono esposti per la prima volta in Italia diversi manoscritti ottocenteschi di Mendel e la pecora Dolly, il primo animale che fu clonato, insieme al buffo maglione fatto dalla sua lana.
Nonostante il contenuto sia decisamente molto e approfondito, è presentato in modo semplice e alleggerito da istallazioni interattive (e cromosomi a grandezza d’uomo!), che rendono la lezione/camminata molto fruibile.

Durante la visita ho particolarmente apprezzato le citazioni riportate che spezzavano un po’ il ritmo della mostra che nel mio caso è durata quasi due ore, ma probabilmente sono stato io a prenderla con troppa calma.
L’esposizione è rivolta in particolare alle scuole come mezzo didattico mentre, per gli interessati più cresciuti, avranno luogo secondo il calendario riportato sul sito del Palazzo delle esposizioni diversi incontri con esperti dei diversi campi delle genetica, a cui si può partecipare con lo stesso ingresso della mostra e a cui è interessante partecipare, pensandoci per tempo perché i posti della sala esauriscono in fretta.

 

Orso Mattia Nasini

 

 

DNA. Il grande libro della vita da Mendel alla genomica

Roma, Palazzo delle Esposizioni

  10 febbraio – 18 giugno 2017