Roma, Palazzo degli Esami:”Imperdibile Marilyn” fino al 30 luglio 2017

di Antonella D’Ambrosio

“Imperdibile Marilyn”, donna, mito, manager:  a lei è dedicata una mostra ma anche un racconto intimo. Ed è imperdibile realmente la mostra su Marilyn Monroe che a Roma, Palazzo degli Esami, raccoglie oltre 300 oggetti appartenuti alla star del cinema, grazie a prestiti di diversi collezionisti internazionali da sempre stregati dalla figura dall’attrice.
Finalmente una mostra che, basandosi su elementi tangibili della vita della diva, permette al visitatore di conoscere da vicino la sua vera storia e di rivalutarla perfino come manager. Molti degli oggetti esposti, già di per sé notevoli, in quanto testimoni di quel tempo, sono del collezionista privato Ted Stampfer, un fan entusiasta fin dalla tenera età di dieci anni.
Arricchiscono le vetrine dell’esposizione i sempre interessanti filmati d’epoca, come per esempio quello che ci mostra l’emblematico momento della consegna della Targa d’Oro – Premio David di Donatello, nel 1959, da parte di una emozionatissima Anna Magnani alla diva americana, nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di New York; momenti sottolineati dal commento di Ruggero Orlando nelle immagini custodite dall’Istituto Luce. Il prestigioso premio è stato riacquistato dal gioielliere che l’ha forgiato, il grande Bulgari, ed è ora concesso alla visione esclusiva del pubblico di questa stuzzicante mostra.
Un motivo in più per gioire della suggestione espositiva è dato dai grandi spazi del Palazzo degli Esami – recentemente riaperti al pubblico- le cui architetture sono contemporanee alla nascita dell’attrice. Si nota una cura dell’illuminazione, per esempio le vetrine non soffrono, come spesso accade, di riflessi che impediscono una limpida visione, mentre, purtroppo, i cartellini esplicativi, a volte, sono posti troppo in basso e poco illuminati per una corretta lettura.
“Ospitare la vita reale di Marilyn – spiega Fabio Di Gioia, il curatore italiano –  significa anche ripercorrere la storia e gli anni d’oro della cinematografia internazionale la cui anima era indiscutibilmente Hollywood. Una rilettura storica ancor più veritiera in quanto vista per il tramite di una delle figure più controverse e amate tra tutte le star. Sapere che Marilyn, la sua verità e il suo mito, abiteranno in un grande palazzo nel cuore di Roma, costituisce un’imperdibile occasione di emozione e conoscenza.

La mostra propone una rilettura finalmente capovolta del personaggio di Marilyn, nella quale la vita privata finisce per colpirci più del mito. I documenti e gli oggetti arrivati a noi dal quotidiano dell’attrice, raccontano quanto la Marilyn privata fosse persona intensa, guidata da notevole istinto e pragmatismo e capace di decidere in autonomia per la sua carriera. Una verità palesemente in contraddizione con l’immagine e l’icona voluta dall’industria del cinema americano che l’ha resa celebre. A Roma, da oggi abita una Marilyn imperdibile: Donna, Mito, Manager.

La Monroe racchiude in sé bellezza, fragilità, un carattere a tratti forte, certamente indipendente e spesso anticonformista. Caratteristiche queste, piuttosto esplosive, considerati usi e costumi degli anni Cinquanta e Sessanta. Un confronto continuo con un mondo che decideva coi pantaloni… e che lei però, sapeva portare meglio… Per come ci appare oggi, Marilyn è stata oltre la stella, una grande pioniera dell’emancipazione femminile. Un mito che sopravvive e che convive con la conquistata libertà delle donne di oggi”.
L’esposizione si snoda tra un numero considerevole di effetti personali  rivelatori di dettagli dell’infanzia e dei sogni della ragazza di nome Norma Jeane Mortenson. La collezione si estende agli oggetti più conosciuti e ricchi di fascino: vestiti, accessori, cosmetici. Imperdibile l’occasione di emozionarsi dinanzi al famosissimo abito bianco che Travilla, lo stilista delle dive, ha disegnato per il film Quando la moglie è in vacanza.

La mostra è anche un tuffo nel mondo del vintage, oggi prepotentemente tornato di attualità. La visita è dunque anche l’occasione ghiotta di riscoprire abiti, oggetti e prodotti di grandi marchi che hanno fatto storia: da Dior a Tiffany, da Chanel a Cartier, a Pucci fino a Lazlo e Dom Pérignon.
Si scopre man mano, percorrendo le sale e leggendo le interessanti descrizioni,  la forza intima di una donna che ha saputo andare controcorrente; una donna emotivamente vulnerabile ma al tempo stesso molto determinata.

 

Antonella D’Ambrosio