L’Italia a rischio: fra alluvioni e siccità

di Veronica Polisano

Sabato 9 settembre una bomba d’acqua ha devastato la città di Livorno, in Toscana. Otto le persone che durante l’alluvione hanno perso la vita, una famiglia completamente distrutta, una bambina che in pochi drammatici secondi  ha perso genitori, fratellino e nonno.

Nella tragica notte del 9 settembre circa 250 millimetri di acqua si sono rovesciati sulle abitazioni, causando esondazioni e incidenti. Il sindaco, Nogarin, ha affermato che la città è stata devastata “come mai prima d’ora” ed ha chiesto che sia dichiarato lo stato di calamità.

Sospeso il trasporto pubblico, interrotta la rete ferroviaria e, in alcune zone, assente l’elettricità. Nel giro di poche ore molti abitanti hanno perso tutto quel che avevano. Il maltempo si è abbattuto anche su Pisa e su Roma, dove alcune stazioni della metropolitana sono state chiuse.

Dopo un’estate  caratterizzata dal grande caldo e dalla siccità, che hanno provocato ingenti danni all’agricoltura, dopo gli incendi che hanno distrutto varie aree, soprattutto nel centro Italia, si passa, ora, alla forza esplosiva dell’acqua e delle piogge. Per ironia della sorte, solo pochi giorni fa  i sistemi satellitari registravano la riduzione di specchi lacustri come il Lago di Bracciano e la riduzione della portata del Po.

Cosa ci attenderà in futuro ? Gli esperti preannunciano un inverno rigidissimo, con temperature al di sotto dello zero.

Un clima impazzito, dunque, ma  la forza devastante della natura trova massima espressione in un territorio distrutto e devastato dalla mano dell’uomo. Quante perdite in termini economici e di vite umane dovremo ancora contare prima di comprendere l’importanza del RISPETTO DEL TERRITORIO, della PREVENZIONE e della PREPARAZIONE all’impatto?

Quanti segnali, ancora, dovremo ricevere prima di capire che  qualcosa va fatto per salvare il nostro territorio oramai “malato”?  Ai posteri l’ardua sentenza, se di “posteri” si potrà parlare…

Veronica Polisano