“Un mucchietto di peli”: viaggio nel mondo dei gatti

di Antonella D’Ambrosio

Cosa unisce un felino ad un essere umano? A questa domanda dà un’esauriente risposta il gattesco libro del giornalista Antonio MazzaUn mucchietto di peli”, che mette a nudo non solo i delicati sentimenti dello scrittore, ma anche quelli dei suoi amici pelosetti.L’autore, giornalista specializzato in musica ed arteche attualmente dirige la testata on line News arte e cultura, comincia il racconto dal suo rapporto con i gatti randagi del quartiere: un rapporto caloroso, ma discontinuo; altra cosa è decidere di portarne a casa addirittura tre.

Cosa provano i gatti ? – si chiede l’autore –  hanno sentimenti come i nostri, o solo sembra a noi che ci immedesimiamo ? Eppur più di una prova è ben descritta in questa consigliabile lettura: oltre alle sofferenze fisiche pare proprio che i  gatti sappiano apprezzare l’amicizia e l’affetto e siano in grado di ricambiarlo in maniera inconfutabile.

Come si spiegherebbe altrimenti che la gattina randagia Patrizia, lasciata in un gattile per le vacanze – con la palesata intenzione di non recuperala – riconosca un umano dopo tanto tempo? Da qui inizia la storia e questo importante rapporto gatti-umani: da questa agnizione non prevista. Antonio torna per curiosità al gattile, forse solo per verificare che i tre gatti lasciati – si trattava di un parto triplice, sul terrazzo condominiale del palazzo di residenza – godessero di buona salute, invece viene accolto da un tripudio di gioia soprattutto da una delle tre gattine, che diventerà la sua preferita.

L’unico protagonista maschile di questa storia è un capobranco ad honorem,proprio Antonio, scelto dalle tre gattine, vere star della storia e di casa Mazza. Se qualcuno crede alla reincarnazione, sicuro Patrizia, Licia e Isabella sono state frequentate dall’autore nell’ultimo stadio prima dell’umano.

L’affetto gentile di Antonio verso queste mice fa capire che il suo non è il classico egoistico interesse verso gli animali per trascurare gli esseri umani, ma la delicatezza di un’anima generosa, ce lo ricorda anche col suo riferimento costante al rispetto.

Le tre gatte hanno una spiccata personalità che le contraddistingue e già questo le umanizza; da come si comportano puoi sapere chi ha fatto cosa e Antonio scrive quasi unsaggio di psicologia felina: Patrizia, la prescelta, delicata timida e affettuosa (è lei che si è fatta avanti per prima) che dorme abbracciata nel letto al suo capobranco, scacciando le altre; Licia, al contrario estroversa e giocherellona, finirà in più di un pasticcio per la sua natura irrequieta; miciona, invece,Isabella, prescelta dalla moglie dell’autore, spiritosamente così definita  “omonima umana”,  nel corso della storia, per distinguerla dalla gatta.

Il libro è un racconto appassionato della vita con le tre gatte, ma non solo, una sorta di approfondito esame di coscienza, con la consapevolezza che grazie all’amore incondizionato e alla pace interiore si possa raggiungere una scheggia di luce.

Prima dell’Epilogo e della lamentazione funebre (Trenodia), incentrati sul fatto che, purtroppo, i gatti hanno una vita più breve degli umani, ma non per questo lasciano minori preziosi ricordi che incidono sulle vite dei loro ospitanti, sono inseriti nella pubblicazione delle Storie di mezzo: Rosetta, Annalisa e il micio biondo, Pompelmo, Nerone, Pippo, non meno interessanti della storia di Patrizia, Licia e Isabella; sono delicati racconti di felini amati “perché sono puri”, come dice un amico barbone, oppure fanno i clown per attrarre l’attenzione; pieni anche questi di osservazioni particolari: “i gatti si parlano tra loro…si scambiano delle informazioni”.

L’editore di questo libro, Francesco Ciolfi, è attivo dal 1870 a Cassino, in provincia di Frosinone ed ha pubblicato anche due preziose copie anastatiche e pregevoli testi nella Collana di testi storici e medievali come: De viris illustribus casinensibus di Pietro Diacono, oppure la Storia delle cose di Sicilia (1250 -1285) di Saba Malaspina, cronista e scrittore medioevale; ha al suo attivo altre ricche collane: di Storia, di Architettura e Ingegneria, di Poesia, di Saggi, oltre a quella di Narrativa contemporanea.

Antonella D’Ambrosio

 

Un mucchietto di peli (una scheggia di luce) di Antonio Mazza

pagg.102, euro 10, Francesco CiolfiTipografo-Editore- Libraio, Cassino.