Roma, Villa Torlonia: riapre il Complesso della Serra Moresca

di Gianfranco Cella

 

Finalmente è stata riaperta al pubblico la Serra Moresca e così i frequentatori di Villa Torlonia hanno riavuto a disposizione un’area di particolare bellezza di cui era dotata nel passato recente la Villa. I lavori di restauro sono stato lunghi e sono stati necessaria quasi 35 anni per recuperare l’area dallo stato di degrado e abbandono in cui era caduta: e si intende la serra e la cosiddetta grotta artificiale. Il progetto era stato disegnato dall’architetto Giuseppe Jappelli e terminato nel 1841, traendo ispirazione dall’Alhambra di Granada.

Lo scopo era di realizzare un’area protetta dove ospitare piante esotiche e rare a cui aggiungere la piccola valle retrostante che occasionalmente servissero per ospitare eventi;  quest’ultima area ospitava anche i resti di una grotta artificiale dedicata alla ninfa del luogo o ninfa al bagno che dir si voglia. Lo schema progettuale iniziale era comunque partito dalla concezione del giardino all’inglese e qui adattato, nel senso di rendere disponibili due aree diverse, la prima arida e calda con piante adatte ad un clima  asciutto (palme, aloe, ananas e agavi), la seconda invece ricca di acque e di vegetazione  per richiamare una zona abitata da ninfe.

I lavori di recupero sono stati lunghi anche perché la ricostruzione delle parti distrutte è stata solo parziale per l’incompletezza o la mancanza totale di documentazioni o di immagini e disegni d’epoca. Inoltre si è cercato di acquisire questi dati mancanti o incompleti, verificando ogni fonte possibile e non scoraggiandosi mai ai primi insuccessi Ovviamente anche la disponibilità di fondi adeguati non è mai stata ottimale e soprattutto tempestiva. Ad esempio i lavori più impegnativi sono stati il recupero delle grandi vetrate colorate policrome, gli infissi in ghisa (compresi soprattutto i telai che dovevano ospitare le bellissime vetrate) così come la ricostruzione della cupola che era distrutta completamente.

Poi è mancato all’appello il tavolo semovente della Torre Moresca sempre per difetto di documentazione. Mentre sono attendibili gli interventi realizzati all’ interno della Serra, fontana compresa, all’ingresso ed alla fontana della grotta artificiale. Invece, per la totale assenza di documentazione sull’area della piccola valle si è solo cercato di evocarne l’atmosfera limitandosi al restauro delle cascatelle d’acqua ed al recupero dei laghetti esistenti. Il risultato globale così come quello di ogni sua singola parte è pienamente soddisfacente ed una visita è coinvolgente e da programmare al più presto.

Un suggerimento ai visitatori: quello di acquistare la Mic card che – ad un prezzo praticamente equivalente a quello di un ingresso intero, 5 € contro 4 € – consente non solo di visitare il complesso della Serra ma anche i 18 musei del sistema Musei di Roma Capitale, altri 25 siti archeologici e storico-artistici appartenenti allo stesso sistema, oltre ad altri vantaggi esclusivi: durata della card un anno.

Gianfranco Cella

 

Nome del sito:                     Complesso della Serra Moresca

Indirizzo:                              Via Nomentana, 70  –  Roma