testi e foto di Antonella Pino d’Astore
Sotto la quercia roverella, nell’habitat ideale dell’arco appenninico delle Marche, è nero, bianco pregiato, bianchetto, nero estivo, moscato: sua maestà il Tartufo, nasce e cresce nella terra e arriva come una sinfonia sulle nostre tavole.
Nel 1800, Gioacchino Rossini, il grande compositore pesarese, diceva: “Ho pianto tre volte nella mia vita: quando mi fischiarono la prima opera, quando sentii suonare Paganini e quando mi cadde in acqua, durante una gita in barca, un tacchino farcito ai tartufi”. I tartufi, grandissima passione del musicista, e non solo di Rossini.
Il tartufo regna sovrano ad Acqualagna, 4.500 anime, nella provincia di Pesaro-Urbino, a ridosso della Gola del Furlo, riserva naturale statale; la graziosa cittadina marchigiana è considerata la prima piazza nazionale per la vendita dell’oro nero e bianco e vanta una secolare tradizione di ricerca, produzione e commercializzazione.
In autunno ospita la Fiera del Tartufo, giunta alla 54° edizione, evento che si conferma luogo d’incontro privilegiato nazionale per la promozione del prezioso prodotto. Ogni anno un quantitativo di tartufo che oscilla tra i 600 e i 700 quintali è pronto ad invadere le tavole di tutto il mondo.
Il profumo del tartufo invade Piazza Enrico Mattei dove vengono allestiti gli stand: oltre 5.000 mq dove assaggiare e acquistare le produzioni legate al tartufo tipiche del territorio e le eccellenze gastronomiche delle altre regioni italiane.
L’edizione di quest’anno ha offerto più di 50 eventi tra cooking show, performance gastronomiche, premi, incontri culturali, spettacoli e concerti.
La Fiera del Tartufo offre un comodo “Salotto da Gustare”: in questa location si alternano chef stellati con i loro cooking show. Come dimenticare prelibatezze a base di tartufo? Ad esempio lo sformatino di passatelli al formaggio di fossa con tartufo bianco, cardi e salsa di noci, la ricetta di Luigi Sartini, Ristorante Righi (San Marino) – 1 stella Michelin, cresciuto alla corte di Gualtiero Marchesi.
Questo concerto di musica per il palato e per i sensi, è sublimato da un’altra eccellenza del gusto, il vino, che bene si sposa con sua maestà il tartufo.
La tensostruttura della Fiera ospita “Enoteca d’Autore”, in collaborazione con Bianchello d’Autore: degustazioni della DOC Bianchello del Metauro e delle altre etichette del territorio, incontri con i produttori.
Sempre in Piazza Mattei, c’è Il Museo del Tartufo di Acqualagna, Truffle Experience, che nasce per tutelare, trasmettere e valorizzare il denso sistema di relazioni antropologiche, sociali e culturali di un prodotto della terra d’eccellenza, così misterioso, così antico e così prezioso. Un percorso di scoperta dell’universo tartufo articolato in tre sezioni, ciascuna associata ad una chiave di lettura esperienziale.
La visita ad Acqualagna si arricchisce di una esperienza unica: la cerca del tartufo con un esperto tartufaio. Giorgio Remedia, terza generazione di una famiglia di tartufai, da bambino, andava a tartufi con il fratello e il cane, dopo aver finito i compiti. Giorgio non dimentica il suo primo tartufo nero pregiato; poi sono arrivati due tartufi record, uno nero pregiato da un chilo e 150 grammi, uno bianco di 960 grammi, quest’ultimo nel terreno di proprietà Frontino, vicino Acqualagna.
Molto divertente la cerca del tartufo con Giorgio e Lilla, vivacissima cagnetta con il movimento ondulatorio del bracco e il muso del pointer: nel fantastico foliage autunnale, tra filari di carpino e di pioppi, un timido raggio di sole illumina la terra rimossa dalla ruscella. Lilla scodinzola felice e orgogliosa del ritrovamento e riceve il suo croccantino, mentre il prezioso tartufo finisce nella sacca di Giorgio.
Turisti provenienti da tutto il mondo chiedono di vivere questa esperienza; il costo è di circa 35 euro l’ora e si va con due cani, uno più veloce e l’altro più tranquillo. Il sole tramonta ormai ed è tempo di rientrare ad Acqualagna, tra vecchi ricordi, aneddoti, e antiche ricette a base di tartufi.
Antonella Pino d’Astore