Cagli, folgorazione e mutazione. Roma, Museo Palazzo Cipolla, fino al 6 gennaio 2020

testi e foto di Concita Castellano del Olmo

La mostra presenta 200 opere tra dipinti, disegni, sculture, bozzetti e costumi teatrali, arazzi e grafiche e subito si ha l’impressione di essere di fronte a un universo in costante evoluzione e rivoluzione, a un susseguirsi di idee e di stili di sorprendente attualità: si tratta dell’incessante ricerca espressiva di Corrado Cagli, indiscusso Maestro del XX secolo.

L’esposizione è curata da Bruno Corà, in collaborazione con l’Archivio Cagli, promossa dalla Fondazione Terzo Pilastro-Internazionale con il suo presidente Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, ed organizzata da Poema S.p.A con il supporto di Comerdiarting.

“Oggi l’arte di Cagli esige nuove riflessioni – spiega il curatore Bruno Corà – un nuovo dibattito sul linguaggio e il pensiero estetico di questo indiscusso Maestro del XX Secolo va aperto. Questo momento espositivo consentirà di indagare e di affermare, con i nuovi strumenti critici a disposizione, l’attualità della lezione di Cagli, la cui azione proteiforme non cessa mai di stupire e di esercitare stimoli ad artisti chiamando oggi a declinare i modi della sua incessante ricerca e dei suoi esiti più alti”.

Aggiunge il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale che promuove la mostra: “Già negli anni ’30 Cagli è una figura di spicco dell’arte italiana e rappresenta il Paese in rassegne internazionali prestigiose: da molti viene visto come esponente privilegiato di una via italiana alla modernità, alternativa al Futurismo da una parte e alla tradizionale arte del Novecento dall’altra”.

Successivamente – continua Emanuele – “la condizione precaria e lo stile di vita nomade del periodo di esilio americano lo portano a produrre arte con quella che il saggista Raffaele Bedarida ha definito ‘schizofrenia stilistica’, cosa che ha reso i lavori di quel tempo assai ‘significativi a livello personale e non solo’. Inoltre, una caratteristica fondamentale di Cagli è certamente lo sforzo continuo verso la contaminazione, cercando collaborazioni al di fuori dei confini di una singola disciplina: non solo con letterati ma anche con musicisti, architetti, matematici e molto altro. In questo senso, egli è un artista fortemente e incredibilmente contemporaneo, ed è importante, a mio avviso, ricordarne e riproporne oggi l’incessante, variegata e mai banale ricerca espressiva“.

Il catalogo, edito da Silvana editoriale e introdotto da un saggio critico del curatore Bruno Corà, con prefazione del Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, presenta, tra gli altri contributi, i saggi di Aldo IoriFederica PiraniAngelo CalabreseRita OlivieriMarco TonelliAntonella RenzittiClaudio Spadoni e Adachiara Zevi, oltre a un considerevole apparato storico critico e una selezione degli scritti dell’artista a cura di Giuseppe Briguglio dell’Archivio Cagli di Roma.

 

Concita Castellano del Olmo