Dino Furioso, medico dello sport: necessaria tanta prudenza e responsabilità

DIAMO VOCE A …VIAGGIeMONDO intervista Dino Furioso, medico dello sport

di Antonella Pino d’Astore

 

 

A Brindisi, il dottor Dino Furioso svolge l’attività di medico dell’ASL, è responsabile dell’ambulatorio di medicina dello sport, segue squadre professionistiche di basket e calcio, Happy Casa Basket Brindisi della serie A e Francavilla Calcio della serie C, ed infine è medico di guardia della Casa Circondariale di Brindisi.

Un curriculum di tutto rispetto, ma soprattutto un’attività professionale sempre in prima linea, impegnata su più fronti e ambiti lavorativi che necessitano di massima attenzione e continuo monitoraggio.

 

Abbiamo raccolto opinioni, preoccupazioni e raccomandazioni di Dino Furioso, sia per quanto riguarda i comportamenti autoprotettivi che i cittadini devono adottare in questa “Fase 2 – convivenza con il virus”, sia per quanto riguarda il mondo dello sport e l’eventuale ripresa di un campionato di calcio e basket.

Come medico l’attenzione è sempre alta, non possiamo permetterci errori e leggerezze: massima allerta per evitare il contagio nella casa circondariale e continua attività di sensibilizzazione nei confronti dei concittadini, soprattutto per quelli che ancora non ammettono la criticità della situazione.

 

Nell’Ospedale Perrino di Brindisi, purtroppo c’è un focolaio di Covid-19, le positività presenti adesso e rilevate dai tamponi, riguardano contagi che risalgono a circa 14 giorni fa, il tempo d’incubazione del virus. Probabilmente sarà chiuso il reparto di otorinolaringoiatria perché tre dei miei colleghi sono risultati positivi.  Non possiamo definire con precisione la situazione attuale e si spera nell’efficacia delle misure adottate per il contenimento del contagio, ma nel frattempo dobbiamo far fronte a queste positività.

 

Mi aspetto più responsabilità e consapevolezza da parte dei miei concittadini. Eppure qualcuno ha interpretato la Fase 2 come un “liberi tutti”. La vita e la quotidianità deve riprendere ma con molta cautela e senza accelerare le tappe”.

 

 

Nello sport, quale può essere lo scenario nei prossimi mesi?

Il campionato di basket è stato fermato già un mese e mezzo fa, e per la mia opinione è stata una scelta intelligente. Per quanto riguardo il calcio, la situazione è diversa perché il protocollo FIGC è più articolato.

 

Le squadre professionistiche dovrebbero isolarsi completamente ma i medici sportivi non possono andare in ritiro totale perché hanno un’attività principale presso la propria Asl e non possono abbandonare il loro lavoro. Per non parlare dei tamponi e test sierologici che dovrebbero essere fatti in continuazione. Abbiamo appena concluso una video-riunione tra colleghi medici per ragionare sulla possibile ripresa del campionato di calcio: per la serie C siamo tutti concordi nel chiudere il campionato. Personalmente concordo con la posizione di Spadafora (Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport) nel chiudere anche il campionato di calcio serie A e B e ricominciare a settembre in piena sicurezza”.

 

Quali criticità si verificano durante una visita dal medico dello sport?

Purtroppo il pericolo è sempre in agguato. Fortunatamente lavorando in un carcere sono sottoposto a continui tamponi e controlli. Ma quando un bambino si presenta nello studio medico per una visita ci si trova di fronte ad un grosso dilemma: fare il test di efficienza fisica sotto sforzo con la mascherina o senza? Immaginate che, indossando la mascherina, un bambino rischia di andare in alcalosi, ma se il test lo fa senza mascherina, è il medico a rischiare il contagio, perché i bambini sono portatore asintomatici del virus”.

 

Ma come affrontare la sicurezza sanitario per l’accoglienza turistica? Occorrerà una sorta di passaporto sanitario del turista?

Credo che Brindisi, il Salento e tutta la Puglia non devono perdere l’appuntamento con la stagione estiva ormai alle porte. Tutti gli operatori turistici possono fare lo sforzo di mettere n sicurezza le strutture ricettive per l’estate, rispettando le indicazioni e le linee guide dettate dal governo. Quest’anno le vacanze saranno sicuramente tutte “italiane” e il Salento è troppo bello per non essere visitato e vissuto”.

Antonella Pino d’Astore