Annaluisa, maturanda: esame di stato inedito

DIAMO VOCE A …VIAGGIeMONDO intervista

di Antonella Pino d’Astore

 

 

 

Il prossimo 17 giugno, 463.133 studenti dovrebbero affrontare l’esame di maturità con la sola prova orale. Il condizionale è d’obbligo visto la delicata situazione in cui stiamo vivendo. L’esame più importane nella carriera di uno studente sarà caratterizzato dall’adozione di straordinarie misure di sicurezza per evitare ogni rischio di contagio. Tante sono le domande e i dubbi che affollano la mente degli studenti dell’ultimo anno delle scuole secondarie superiori.

 

 

Annaluisa Morettini, maturanda del Liceo Artistico Michelangelo”M. Guggenheim” di Mestre, prova a tracciare le tappe di questo anno scolastico che sicuramente rimarrà a lungo nei ricordi di uno studente.

 

 

Annaluisa: “Il Veneto è stata la seconda zona rossa in ordine di tempo ed era chiaro sin dall’inizio che la criticità dell’emergenza epidemiologica non avrebbe permesso il ritorno sui banchi di noi studenti per cui la nostra scuola ha adottato la didattica a distanza.

 

 

Io e i miei compagni abbiamo affrontano una situazione nuova e complicata che è andata a sostituire la nostra routine scolastica. Noi studenti abbiamo dovuto dimostrare più responsabilità nell’organizzare lo studio, visto che in questa situazione di confinamento a casa poteva essere più facile farsi sopraffare dalla pigrizia.  

 

 

 

È venuto a mancare il confronto diretto con i compagni di scuola e con i professori e questo per me rende più difficile e impegnativo l’organizzazione dello studio. Diventa più difficile fare dei lavori di gruppo naturalmente, mentre prima avevamo la possibilità di riunirci a casa di qualcuno o in biblioteca per studiare insieme”.

 

Cosa ne pensi delle disposizioni ministeriali in tema di esami di maturità?

Alcuni miei compagni di classe hanno difficoltà a seguire la didattica a distanza, sia per mancanza di disponibilità di dispositivi, sia per problemi di connessione. Per questi motivi credo che sia stata la decisione più saggia quella di svolgere gli esami di maturità in aula solo per la prova orale, da una parte si controlla il rischio di contagio, dall’altra si dà la possibilità a tutti di fare un esame con i propri professori. Non sarebbe stata una buona idea far gli esami a distanza perché non tutti gli studenti, come spiegavo prima, possono contare su una potente connessione internet”.

 

Anche nel pieno di un’emergenza sanitaria c’è spazio per i sogni, le aspettative e i progetti di una ragazza che si prepara ad affrontare uno dei tanti esami della vita.

Dopo il diploma vorrei proseguire gli studi all’Università, mi piacerebbe la facoltà di Lettere e Filsofia per diventare una professoressa di Italiano oppure una giornalista. Ma vorrei continuare a coltivare la passione del disegno. Amo molto i disegni in stile tribale e i disegni di animali. Chissà un giorno magari qualcuno noterà i miei disegni che possono essere utilizzati in campo estetico, come ad esempio per i tatuaggi”.

 

Ci puoi giurare Annaluisa: l’emergenza sanitaria finirà e questo maledetto virus sarà archiviato, ma i tuoi progetti si realizzeranno e i tuoi sogni continueranno ad arricchire e a gratificare la tua vita.

Antonella Pino d’Astore

 

n.b.: i disegni in b/n sono di Annaluisa Morettini